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MotoGP

Valentino Rossi, una macchia sulla carriera. Gesto sconsiderato, Lorenzo gode e pregusta il Mondiale

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Il sogno di vincere il decimo titolo mondiale, a sei anni di distanza dall’ultimo, si è con ogni probabilità spento a Sepang per Valentino Rossi. Il calcetto a Marc Marquez (clicca qui per il video) è già storia, così come la pesante decisione della giuria di gara: il 36enne di Tavullia dovrà scattare dall’ultimo posto nel decisivo GP di Valencia. Considerando che al pilota italiano servirebbe un secondo posto per aggiudicarsi l’iride, si comprende come l’impresa sia oggettivamente fuori portata, salvo ulteriori colpi di scena in un Campionato che ne ha già riservati a bizzeffe e verrà ricordato a lungo nei prossimi anni.

Veniamo al caso incriminato. Rossi ha certamente compiuto un gesto sbagliato e da censurare. Provocato in continuazione da Marquez e spinto all’esasperazione, ha perso la testa, mandando al tappeto l’avversario. Facile dire che un campione di questo calibro non dovrebbe mai compiere un’azione così scorretta. Forse dimentichiamo che i piloti, come tutti gli sportivi, sono prima di tutto degli esseri umani. E, in quanto tali, possono sbagliare. E’ una questione di attimi, poche frazioni di secondo dove la brutalità prende il sopravvento sulla ragione. Probabilmente Rossi si è accorto subito di aver commesso un gravissimo errore, ma era ormai troppo tardi. Vengono in mente alcuni episodi del passato di altri sport. Michael Schumacher, vistosi ormai sconfitto, provò a speronare Jacques Villeneuve nell’ultimo atto del Mondiale di F1 nel 1997; tutti ricorderanno anche la famosissima testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi nella finale dei Mondiali di calcio nel 2006. Tutti gesti inqualificabili, attuati da fuoriclasse che hanno segnato delle ere nelle rispettive discipline. Non stiamo assolutamente giustificando Rossi, anzi: quanto accaduto oggi, resterà una macchia incancellabile nella sua gloriosa carriera.

Di certo il Dottore se l’è in qualche modo andata a cercare. Sin da giovedì ha iniziato a punzecchiare (senza un giustificato motivo) Marquez sui suoi presunti favoritismi nei confronti di Lorenzo a Phillip Island, quando il catalano in realtà tolse cinque punti pesantissimi al connazionale precedendolo al traguardo. Dichiarazioni che al bi-campione del mondo in carica, evidentemente, non sono piaciute, tanto che oggi ha deciso per davvero di schierarsi con Lorenzo e correre apertamente contro l’italiano. L’intento del centauro della Honda è parso sin da subito evidente: far perdere in ogni modo il Mondiale a Valentino Rossi. Prima ha lasciato passare quasi platealmente Lorenzo, poi ha ingaggiato un duello all’ultimo sangue con il marchigiano, rischiando a più riprese di stenderlo e comunque realizzando al meglio l’intento di fargli perdere contatto dal rivale per il titolo. Se Valentino ha rovinato la sua immagine, anche Marquez non esce di certo limpido da una vicenda che ha toglierà pathos ad un Mondiale che avrebbe meritato ben altro epilogo.

Si profila infatti un esito quasi scontato a Valencia, con una probabilissima tripletta spagnola e Jorge Lorenzo a celebrare il quinto iride della sua carriera, il terzo nella classe regina. Difficilmente Rossi, scattando dall’ultima casella, potrà mirare ad un risultato migliore di un piazzamento a ridosso del podio.
Riassumendo: Marquez, ingiustamente provocato, ha raggiunto il suo obiettivo; Rossi, perdendo la testa, si è giocato un Mondiale a lungo pregustato; Lorenzo, tra i due litiganti, ha goduto come non mai.

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FOTOCATTAGNI

federico.militello@oasport.it

 

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