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MotoGP

MotoGP, GP Australia 2015: insulti sulla pagina FB di Andrea Iannone. Quando il tifo supera i limiti della decenza

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Le stupende emozioni che la gara di Phillip Island in Australia ci ha regalato vivono ancora nel cuore degli sportivi ed appassionati di questo sport perchè erano anni che non vedevamo una gara così al cardiopalma. Spesso ci lamentavamo degli assoli dei Marc Marquez o dei Jorge Lorenzo, “rei” di vincere solo “scappando”, come se fosse facile aggiudicarsi le vittorie in questo modo..

Ebbene oggi lo splendido scenario australiano è stato teatro di uno degli spettacoli più accattivanti dell’anno in cui 4 piloti avevano le stesse chances di vincere la corsa e aggiudicarsi i 25 punti. L’ha vinta Marquez con uno splendido ultimo giro, valso il tempo più veloce della corsa, e il quinto sigillo della stagione per il Cabronçito. Da rimarcare, altresì, il terzo posto di Andrea Iannone, sempre in bagarre con “the best drivers of the World” rispondendo colpo su colpo e aggiudicandosi il duello spalla contro spalla con un mastino come Valentino Rossi. Pertanto un contesto agonistico ricco di tanti spunti interessanti in cui i top 4 avrebbero meritato complimenti a iosa per lo spirito con cui hanno corso.

Sfortuna vuole che ciò non sia avvenuto. Di cosa parliamo? Dell’autentica presa d’assalto della pagina FB di Andrea Iannone, colpevole di aver battuto Rossi, avergli fatto perdere dei punti nel confronto con Lorenzo e messo a rischio la vittoria del decimo titolo. Insulti aberranti e mancanza di rispetto da tutti i pori ad opera di autentici“leoni da tastiera” che, fino al giorno prima, lodavano il 29 per aver preceduto Jorge. Un tifo che ha superato i limiti della decenza e che dovrebbe far vergognare, in primis, gli stessi supporters di Valentino, disconoscendosi da un agire così scarsamente qualificato. In secondo luogo, viene spontanea la domanda: ma i veri appassionati di motori dove sono finiti?

La domanda è retorica. Prima del fenomeno “Valentino” il Motomondiale era sport di nicchia, privo di diretta televisiva e dell’attenzione mediatica. Con l’arrivo dei successi italiani di Max Biaggi e di Rossi la sovrapposizione del contesto calcistico becero si è uguagliato a quello dei motori, portando allo sfogo da social network del tutto inaccettabile. Probabilmente Umberto Eco aveva ragione: “Internet ha dato parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivi messo a tacere”. Esattamente chiacchiere da bar che però si moltiplicano alla velocità della luce in modo del tutto incontrollato.

Le ragioni di tutto questo? Una cultura sportiva e generale, di base, scarsa e forse anche un’informazione a volte troppo accondiscendente con la figura di un personaggio, portando i livelli informativi e comunicativi ad uguagliarsi. In buona sostanza, tutti hanno una piccola fetta di responsabilità ed è davvero un peccato che dopo gare così si debbano leggere considerazioni di bassa lega.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Immagine: pagina FB Andrea Iannone

Twitter: @Giandomatrix

 

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