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Ciclismo su pista, Europei 2015: quartetto femminile in finale 5°-6° posto, maschi per il 7°-8°

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Non ci sarà la conferma del bronzo europeo conquistato un anno fa per l’inseguimento a squadre femminile azzurro: dopo aver brillantemente passato il primo turno col terzo tempo complessivo, il trenino composto da Simona Frapporti, Beatrice Bartelloni, Tatiana Guderzo e Silvia Valsecchi perde la semifinale con la Russia – la cui vittoria significa accesso alla finalissima per l’oro – e stacca il quinto crono, accedendo così alla finale quinto-sesto posto.

Quest’oggi le azzurre hanno girato in 4:30.294, migliorandosi comunque di due secondi rispetto alle batterie: le russe, invece, hanno fatto segnare 4:28.451 e sfideranno ovviamente la Gran Bretagna, autrice di un incredibile 4:17.708. La finale per il bronzo sarà tra la Polonia (4:27.562) e la Bielorussia (4:29.548): l’Italia, dunque, si ferma a sette decimi dall’accesso almeno alla finalina e ora si giocherà il quinto posto contro l’Irlanda (4:31.666), mentre il settimo-ottavo posto verrà conteso tra Germania (squadra comunque davanti all’Italia nel ranking olimpico) e Francia.

Proprio la finale per la settima-ottava piazza sarà quella disputata dal trenino maschile: Elia Viviani, Liam Bertazzo, Simone Consonni e Filippo Ganna realizzano un 4:01.211 anche in tal caso nettamente migliore rispetto alla qualifica, ma insufficiente sia per andare a giocarsi il bronzo, sia per la finale 5°-6° posto. Per la settima posizione gli azzurri sfideranno il Belgio (4:01.192), mentre l’oro vedrà il duello tra Gran Bretagna (3:57.713) e Svizzera (3:56.791), il bronzo quello tra Francia (3:58.940) e Danimarca (3:56.960, rivali degli azzurri in semifinale), infine il quinto posto sarà disputato tra Russia (4:00.380) e Germania (4:01.026).

In mattinata, a Grenchen si sono disputate anche le qualificazioni della velocità a squadre, ma l’Italia era assente in entrambi i settori: per l’oro maschile sarà sfida Polonia-Olanda (Germania-Francia per il bronzo), per quello femminile Russia-Germania (Spagna-Olanda per il terzo gradino del podio).

foto: Fabio Pizzuto

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marco.regazzoni@oasport.it

2 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    15 Ottobre 2015 at 14:17

    Sinceramente pensavo che le azzurre avessero metabolizzato bene ormai i tempi al di sotto dei 4’30, anche con una certa costanza. Del resto si sapeva che sarebbe sempre stata dura, e lo sarà fino al mondiale compreso per avere la certezza del pass per Rio. Non bisogna perciò “dormire”, ed essendo stata una stagione lunga, con un’altra alle porte ancora più lunga (si spera), sarà importante valutare molto bene lo stato di forma di volta in volta che le azzurre avranno.
    Magari se necessario, servirà inserire un nuovo elemento tra quelle già viste in questi ultimi anni tra le giovanissime delle categorie junior, Confalonieri a parte(che forse mi sarei aspettata già in gara stamani per far respirare una delle compagne), senza dimenticare che la Frapporti ha il doppio impegno, molto dispendioso dell’omnium. In ogni caso le azzurre dovranno stare costantemente nelle 8 nelle tre prove di coppa del mondo e nello stesso mondiale di Londra a fine febbraio, e battere più europee possibili,per stare al riparo da brutte sorprese.
    Nonostante peggiori il piazzamento anche per il trenino maschile rispetto allo scorso anno, devo dire che non sono affatto dispiaciuto, anzi. Forse sono le migliori prestazioni, come costanza e vicinanza ai 4′ netti, che io ricordi da parecchi anni a questa parte. Segnale che questa è la strada da cui ripartire,mi sembrano tutti e quattro ben assortiti e anche qui sarà fondamentale riuscire a integrare uno o più elementi, sia tra gli esperti che dai giovani.

    • Marco Regazzoni

      15 Ottobre 2015 at 15:19

      C’è da dire che, al netto della GB femminile, in entrambe le competizioni si registra un equilibrio incredibile: sono davvero i decimi a fare la differenza tra le medaglie e gli altri piazzamenti. D’accordo sul quartetto delle ragazze, ci sono valide alternative che si possono provare a lanciare: in quello maschile, il mio sogno resta quello di vedere Adriano Malori, ma non credo che rientri tra i suoi obiettivi.

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