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Atletica, Diamond League – Usain Bolt è tornato: doppio ruggito a 9.87! Trionfo di Fassinotti: l’Italia torna a vincere

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Allo Stadio Olimpico di Londra (Gran Bretagna) la pioggia ha fatto compagnia alla tradizionale tappa di Diamond League, rovinando in parte lo spettacolo ma non impedendo alla stella più attesa di brillare più che mai. E per l’Italia le nuvole hanno portato bene…

 

In una serata uggiosa, il Fulmine è tornato a manifestarsi. Gli Dei dell’atletica leggera (e del meteo) sembrano non volere Usain Bolt in questo 2015 e dopo la pioggia e il vento gli regalano un’altra serata da condizioni difficili.

Questa volta, però, il Campionissimo dell’atletica leggera se ne infischia e ruggisce, rispedendo al mittente tutte le critiche. Alla prima vera uscita stagionale sui 100m, il Campione Olimpico (proprio in questo impianto conquistò i titoli di 100m, 200m, 4x100m a Londra 2012) e del Mondo realizza due 9.87 nel giro di un’ora: prima in semifinale correndo praticamente solo per 60m e contro un muro di vento di 1.4 m/s, poi con qualche difficoltà in più in finale dove parte in maniera macchinosa, fatica a uscire e poi si impone nuovamente (qui la folata è “solo” di -0.8 m/s).

Il giamaicano replica così a distanza ai quattro sub 9.80 di Justin Gatlin e si candida seriamente a un ruolo da protagonista agli ormai imminenti Mondiali: in molti erano scettici… Sconfitti l’ottimo Michael Rodgers (9.90) e il connazionale Kemar Bailey-Cole (9.92).

 

Incredibile Marco Fassinotti che trionfa nel salto in alto! Una pedana bagnata e scomoda non scompone il torinese che realizza un percorso netto ed esulta davanti allo Stadio Olimpico: 2.20, 2.24, 2.28, 2.31 tutte alla prima ed è festa grande. Ha poi provato l’assalto al record italiano, ma sono purtroppo arrivati tre nulli a quota 2.35: non c’erano le migliori condizioni per raggiungerlo.

Il primatista italiano al coperto si regala una magia nella Nazione che lo sta allevando, allenando, facendo crescere e migliorare. L’Italia torna così a fare festa in Diamond League! Gli azzurri non vincevano una tappa del massimo circuito itinerante dell’atletica leggera dall’ormai lontano 2012: ci pensò Fabrizio Donato alle Finali di Zurigo dopo che si era messo al collo la medaglia di bronzo olimpica.

La prestazione di Fassinotti, che sale al secondo posto della classifica generale grazie a questo successo, è impreziosita dal fatto che sul campo ha sconfitto il fortissimo Mutaz Essa Barshim. Il qatarino, primatista mondiale stagionale con 2.41 e capace di tentare l’attacco al Record del Mondo di Sotomayor più volte, è incappato in tre nulli alla quota di 2.31 e si è piazzato al secondo posto (2.28 al secondo tentativo).

L’Italia esulta al quadrato perché dietro a Fassinotti si piazza Gianmarco Tamberi, fresco primatista italiano con 2.34. Oggi il marchigiano ha piazzato 2.28 alla prima prova dopo aver rischiato l’eliminazione a 2.24 (superata alla terza). Indietro Erik Kynard e Robbie Grabarz, compagno di allenamenti di Fassinotti. L’Italia dell’alto, in attesa di ritrovare Silvano Chesani, è più viva che mai considerando anche il Mondiale Allievi conquistato la scorsa settimana.

 

Mo Farah, nello stadio che gli regalò gli ori olimpici sui 5000m e 10000m, realizza la miglior prestazione mondiale stagionale sui 3000m (7:34.66), scacciando così un po’ le polemiche “doping” dell’ultimo periodo. Il suo pubblico è andato letteralmente in visibilio.

Il salto con l’asta, dove era attesa una prova di forza di Renaud Lavillenie dopo aver avuto delle difficoltà con i nuovi attrezzi, è stato posticipato per maltempo. La pedana bagnata non avrebbe garantito sicurezza agli atleti e così tutto rinviato. È stato lo stesso Campione Olimpico e primatista mondiale ad affermare che in quelle condizione metereologiche non avrebbe gareggiato.

 

200 METRI (maschile) – Tempi alti per la vittoria del britannico Zharnel Hughes (20.05) davanti allo statunitense Dedric Dukes (20.14) e al sudafricano Anaso Jobodwana (20.20).

400 METRI (femminile) – Doppietta statunitense con Natasha Hastings (50.24) che sconfigge a sorpresa Francena McCorory (50.67) primatista mondiale stagionale. Terza la giamaicana Stephenie-Ann McPherson (50.91), solo quarta l’idolo di casa Christine Ohuruogu (51.00).

400 METRI OSTACOLI (femminile) – Zuzana Hejnova sta riprendendo gradualmente confidenza con la specialità dominata prima dell’infortunio che l’ha esclusa per il 2014. La ceca si impone in 53.99 davanti alle statunitense Georganne Moline (54.24) e Cassandra Tate (54.36).

100 METRI OSTACOLI (femminile) – Le statunitensi beffano le britanniche sul loro suolo. È la giornata di Jasmin Stowers che stampa un interessante 12.47 con oltre un metro di vento in faccia. Precede Dawn Harper-Nelson (12.64) e Brianna Rollins (12.65).

110 METRI OSTACOLI (maschile) – Gli ostacoli sotto la pioggia sono sempre complessi. Si impone lo statunitense Jason Richardson (13.19) sul francese Pascal Martinot-Lagarde (13.22) e sull’altro americano Ronnie Ash (13.26).

1500 METRI (maschile) – La gara che settimana scorsa regalò il leggendario record del Mondo a Genzebe Dibaba viene corsa su tempi alti vista l’assenza delle big. Primeggia la britannica Laura Weightman (4:06.09) che precede le statunitensi Gabriele Grunewald (4:06.35) e Katie Mackey (4:06.54).

SALTO TRIPLO (femminile) – Olga Rypakova beffa tutti all’ultimo salto. Dopo una prova opaca, la Campionessa Olimpica vola a 14.33 lasciando di stucco la giamaicana Kimberly Williams (14.15) che credeva ormai di avercela fatta. Terza la slovacca Dana Veldakova (13.66).

LANCIO DEL DISCO (maschile) – Un parterre non eccezionale lasciava presagire la facile vittoria della stella Piotr Malachowski che invece si ferma a un mesto 63.83 (quarto posto). Trionfo entusiasmante per il belga Philip Milanov (65.14) davanti al polacco Robert Urbanek (64.47) e all’australiano Bemm Harradine (63.98).

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