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Volley, World League – Tracollo Italia! Azzurri pallidi, troppi errori, l’Australia scalda Jesolo: 3-0

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Un autentico tracollo in una serata da incubo in cui non è girato davvero nulla. L’Italia viene sconfitta in casa dall’Australia con un secco e quasi imbarazzante 3-0 (25-16; 25-18; 25-21) nella gara1 del terzo weekend di World League di volley maschile.

Manca lo spirito, carattere assente, azzurri pallidi e davvero giù di tono, praticamente mai in partita, sotterrati in tutti i fondamentali, domati dai volleyroos in un modo impronosticabile. Pesa sì la preparazione nelle gambe degli uomini di Berruto, ma un ko del genere era davvero impensabile alla vigilia.

20 punti regalati, 12 muri a 5, 7 aces a 2, sofferenza assoluta in contrattacco, realizzare i punti break sembra un miraggio, enorme fatica in difesa.

Troppi errori, mai una reazione, muro inesistente, servizio fiacco e reparti troppo slegati tra loro. L’Australia fa il suo compito e ottiene il suo primo successo nel massimo livello della World League.

L’Italia fa così un deciso passo indietro rispetto a quanto esibito settimana scorsa nella bella vittoria sulla Serbia, delude i 5000 spettatori che hanno gremito il PalaArrex di Jesolo e ora dovrà farsi un nuovo esame. Domenica l’occasione di riscatto nella rivincita che l’Australia ci concederà al PalaOlimpia di Verona: serve un successo per non mettere a rischio la qualificazione alla Final Six del torneo.

 

Mauro Berruto incomincia con il nuovo modulo che aveva vinto contro la Serbia e che aveva convinto i più. Solo una variazione in sestetto: Filippo Lanza è out, gioca titolare in banda il debuttante Iacopo Botto. Capitan Dragan Travica in cabina regina (alla prima vera da guida in campo), Luca Vettori in diagonale, Ivan Zaytsev di banda, Simone Anzani ed Emanuele Birarelli al centro, Massimo Colaci il libero.

Fin dall’inizio si capisce che non è serata, i primi due set sono un autentico incubi. Gli azzurri non danno mai l’impressione di poter piazzare la zampata vincente, l’Australia va a nozze facendoci male in attacco e a muro trascinata dalla potenza di Edgar (22 punti).

Il CT proverà a dare uno scossone quando è sotto 2-0: baby Simone Giannelli, atteso in settimana dalla maturità scolastica, rileva Travica; Zaytsev viene lasciato in panchina e schiera la coppia Botto/Randazzo.

Serata disastrosa per tutti: si salvano parzialmente solo Vettori (15 punti, 50% in attacco) e Giannelli. Zaytsev chiude addirittura con 0/5 in attacco, pur trovando qualche buona ricezione. Troppa fatica al centro per Anzani e Birarelli, Botto delude, Randazzo si riprende solo nel terzo set (8 punti), Colaci non ha reso al massimo.

 

Avvio di primo set punto a punto. L’Italia trova il primo muro per 4-4. L’Australia allunga grazie al servizio di Edgar (anche un ace) e va in vantaggio al primo time-out tecnico (8-4). Zaytsev si prende una murata di Mote, poi finalmente usciamo dalla rotazione di Edgar grazie a Birarelli (9-5).

L’Italia è un po’ addormentata, lo Zar viene ancora stampato, si sbaglia anche in palleggio: muro australiano più forte, azzurri ancora in rodaggio e i volleyroos volano sul 12-5. Vettori si desta dal torpore con un bell’attacco in mezzo al muro (7-13), ma non riusciamo mai a realizzare un break. L’Italia sbaglia di tutto, fase offensiva con le polveri bagnate, l’Australia ci va a nozze e ci punisce continuamente (9-17). C’è solo Vettori in partita, ma non può bastare a una brutta Nazionale che lascia andare il finale di parziale.

 

Si riparte alla grande nel secondo set con l’ace di Zaytsev e Randazzo al posto di Botto. Lo Zar si prodiga molto in difesa, tira su un paio di palloni molto difficile ma gli azzurri faticano in attacco e subiscono la verve australiana (2-4). Video challenge infinito che infastidisce il pubblico, punto all’Italia (3-4) poi Vettori cerca l’ace ma sbaglia di un soffio. Italia ko, non gira davvero nulla: solo la ricezione sembra reggere, per il resto è la sagra degli errori. Troppi passi indietro sotto il profilo della gestione del gioco, l’Australia ne approfitta e va al time-out tecnico ancora in vantaggio (8-4). Botto, rimasto in sordina fino a questo momento, piazza il muro del 6-9. È ancora il turno a servizio di Edgar a farci male: incontenibili le sue bombe dai 9 metri, fermate solo grazie a un suo errore (9-13). Torniamo a ricucire grazie a un’invenzione di Vettori, capace di trovare un break, ma siamo complessivamente troppo fiacchi. Birarelli al servizio prova a riaprire la contesa, ma un ace e un attacco avversari, una pestata azzurra e il set viaggia nelle mani dei ragazzi di Santilli.

 

Mauro Berruto decide di cambiare il sestetto per il terzo set: fuori capitan Travica, dentro Simone Giannelli che torna a giocare un parziale da titolare con l’azzurro proprio come successo ad Adelaide due settimane fa; Zaytsev rimane in panca, rientra Botto che fa coppia con Randazzo. Inizio punto a punto nonostante un pasticcio insensato di Botto, manca la difesa, Vettori ci prova ma viene stampato (3-4). Troviamo il primo vantaggio dell’incontro sul 6-5 grazie a un attacco fuori di Mote, alimentato da un’invenzione di Giannelli. Arriva il massimo vantaggio su un bel muro di Vettori (9-7) e anche Botto sembra ingranare, imbeccato dal nuovo palleggiatore. Ci teniamo stretti quei due punti di vantaggio, inizio finalmente a concretizzare anche in attacco. L’Australia trova nuovamente il pari (13-13) ancora grazie al servizio di Edgar. Il muro australiano sembra invalicabile, la loro difesa è al top, pescano tre punti consecutivi e vanno in vantaggio al secondo time-out tecnico (16-15). L’ace di Sanderson e un muro regalano il 18-15 ai volleyroos: cinque punti consecutivi che mettono l’Italia in difficoltà. Berruto chiama time-out, ma non cambia praticamente nulla. Profondo rosso, crolliamo e l’Australia ci umilia con un secco e imbarazzante 3-0 in casa nostra.

 

(foto FIVB)

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