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MotoGP 2015: Rossi-Marquez-Ducati. Un Mondiale aperto

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Difficile, quasi impossibile sarebbe stato pronosticare un inizio di MotoGP 2015 così combattuto. E’ vero, già dai test invernali erano arrivati segnali importanti di come Ducati e Yamaha avessero lavorato bene e assemblato motori in grado di ridurre, ancora oggi è difficile dire fino a quanto, il gap con le Honda, ma arrivare in Qatar ed essere competitivi a tal punto da lasciare entrambi i piloti del team di Tokio giù dal podio non sembrava cosa fattibile.
Così invece è successo e dopo tre Gran Premi disputati, la classifica generale indica un Valentino Rossi al primo posto, braccato da Andrea Dovizioso, e un Marc Marquez, Campione del Mondo in carica, staccato di trenta punti dal vertice. Ora, così come era complicato , anche solo sognare per i tifosi azzurri, una partenza così prestigiosa, sarebbe stupido oggi credere di aver estromesso il talento di Cervera dalla lotta per il Titolo. Vuoi per un problema, o per altro infatti , lo spagnolo è riuscito ad esprimere il cento per cento del suo potenziale solo ad Austin , dove con una gara solitaria è andato a prendersi quel primo posto che, grazie alle dieci vittorie consecutive del 2014 sembra ormai aspettargli di diritto.
Non sarà una passeggiata però, e la dimostrazione non avviene solo grazie alle straordinarie capacità di un Valentino Rossi alla caccia del decimo Mondiale, ma anche dalla grande sorpresa Ducati, che con Andrea Dovizioso è riuscita in tutti e tre i round a chiudere la gara al secondo posto. La costanza con la quale il team di Borgo Panigale si trova nelle posizioni che contano anche con il “secondo” pilota Andrea Iannone, indicano come per il 93 oggi gli avversari da battere siano più di uno.
Ne esce un Motomondiale più vivo, con più sorprese, e con tanti punti interrogativi. Marquez, per la prima volta nella sua carriera nella classe regina, si ritrova cucito addosso il ruolo di grande favorito e assoluto protagonista, ma senza avere quel grande vantaggio che un anno fa gli permetteva di “scherzare” gli avversari. Solo il tempo ci dirà se le mancanze avute in questo primo mese sono dovute solo ad errori di valutazione o sfortune , e soprattutto se possiede la stoffa dei grandissimi, cioè di coloro che anche in situazioni difficili vincono, perché nettamente più forti dei propri avversari.

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enrico.giorgi@oasport.it

Foto: Yamaha

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