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Volley, SuperLega – 17^ giornata: le pagelle. Randazzo e Kurek show; Solé e Van de Voorde muroni

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Nel weekend si è disputata la 17esima giornata della SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile (clicca qui per cronaca, risultati e classifica). Di seguito le nostre consuete pagelle per scoprire i Top&Flop del fine settimana.

 

BARTOSZ KUREK e GIULIO SABBI: 10. Macerata non perde un colpo, molla solo un attimo nel terzo set ma sbriga la pratica Ravenna e rafforza la terza posizione in classifica. I Campioni sono guidati dallo schiacciatore polacco, a una delle migliori partite in questa stagioni. Eccezionale in attacco (75%), autorevolissimo in ricezione (81% di positiva!), prestazione con pochissimi errori e suggellata da 18 punti.

L’opposto azzurro si conferma top scorer con 19 punti (60% in fase offensiva, 4 muri e 3 aces). Tutto naturalmente grazie alla regia cristallina di Michele Baranowicz, bravo a variare su tutto il fronte d’attacco e a capire le difficoltà di Parodi.

 

LUIGI RANDAZZO: 9. La miglior partita in stagione! Città di Castello torna al successo dopo esattamente due mesi di digiuno e ci pensa lo schiacciatore della Nazionale a regalare la terza sofferta vittoria stagionale, questa volta in rimonta sul campo di Piacenza. Decisivo nei momenti più importanti, segna 28 punti con un eccellente 58% in attacco: è lui l’eroe della giornata insieme a Maric (23) e a Della Lunga che piazza a terra il colpo del trionfo.

MARTIN NEMEC e SEBASTIAN SOLÉ: 9. Due autentici guerrieri trascinano Trento a una facile vittoria contro Verona, rifilando un secco 3-0 all’unica squadra capace di sconfiggere i Campioni d’Inverno nel girone d’andata.

L’opposto si scatena, mette a segno 16 punti con un fantastico 67% in attacco, siglando anche 4 muri e 2 aces (solo due errori in tutta la partita), demolendo la debole ricezione scaligera. Il centrale è invece granitico, si rende protagonista di 6 stampatone e stoppa sul nascere le velleità di Deroo e Gasparini.

I dolomitici tornano al successo dopo l’inatteso ko subito a Molfetta e rimangono al secondo posto in scia della capolista Modena.

 

GORAN VUJEVIC: 8,5. A quasi 42 anni è ancora lui il grande trascinatore di Perugia che risale al quarto posto in classifica scavalcando Verona. Il capitano degli umbri si mangia la ricezione di Padova, segna 11 punti (50% in attacco) sbagliando pochissimo e vola ancora una volta, accanto al solito Atanasijevic (13 punti, ma impreciso). Nei momenti caldi il suo braccio è super reattivo e risolve la contesa.

SIMON VAN DE VOORDE: 8,5. Granitico! Autore di sette stampatone fondamentali che regalano a Latina un secco 3-0 su Molfetta e il sesto posto in classifica, sempre più sicuri dei playoff.

Il centrale è determinante nel primo parziale: sotto 19-24, i suoi muri consentono alla Top Volley di annullare cinque set-point e di conquistare il parziale. Da lì il match sarà in discesa, grazie anche alle eccellenti prestazioni di Urnaut (17) e Starovic (15).

BRUNINHO e NEMANJA PETRIC: 8. Il “palleggiatore più forte del Mondo” torna i Top del weekend. Il brasiliano è risolutore al servizio e serve bene tutte le sue bocche da fuoco, in particolar modo Petric che si scatena dopo un inizio in sordina (13 punti). Bene anche Vettori e Ishikawa, ancora titolare visto che Ngapeth starà fuori per un mesetto.

 

MITIJA GASPARINI e VERONA: 5. Verona non è mai in partita sul campo di Trento ed esce sconfitta, con le ossa rotte e perdono la quarta posizione in classifica. I ragazzi di Giani non riescono a brillare in nessun fondamentale, l’attacco è deficitario, la ricezione è ballerina e il muro non produce quanto il rullo di Trento.

Il capitano non riesce a condurre i suoi ragazzi verso l’impresa, come era invece capitato nel girone d’andata, e viene limitato a un mesto 25% in fase offensiva, con ben 5 errori e 4 murate prese. Unico uomo in doppia cifra, non viene aiutato da Deroo e da uno spento White (0 punti in 1 set e mezzo!). L’influenza di Sander ha complicato le cose, ma il suo ingresso a metà incontro non ha cambiato le sorti del match.

PADOVA: 5. Una quantità industriale di errori li ha praticamente visti assenti dal campo a Perugia: 19 al servizio, 6 in ricezione, 4 in attacco, 9 muri subiti. Giannotti e compagni si incartano su loro stessi e non riescono nemmeno a fare buona figura, come invece capita sovente di vedere.

RAYDEL POEY e PIACENZA: 4. Squadra senz’anima alla quinta sconfitta consecutiva in campionato. Questa volta gli emiliani perdono addirittura contro una squadra che non vinceva dal 30 novembre! Gli emiliani sono avanti 2-1 e sul 12-7 del quarto set sembrano aver chiuso la contesa, prima della rimonta di Città di Castello che manda ulteriormente in crisi tutto l’ambiente.

I tifosi chiedono ancora a gran voce l’esonero di coach Radici e non basta la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League per calmare le acque. Zlatanov e compagni sciupano un’occasione utile per agganciare l’ottavo posto, l’ultimo utile per qualificarsi ai playoff.

Il cubano Poey viene sostituito dopo pochi scambi del primo parziale, l’invenzione Ter Horst non basta, capitan Zlatanov non può risolvere la situazione tutto solo.

 

(foto Legavolley)

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