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Biathlon: la continua crescita e le statistiche di Dorothea Wierer

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Dorothea Wierer è diventata una delle stelle del circuito di Coppa del Mondo del biathlon. Lei attende impazientemente il primo successo in carriera, ma, assieme a Veronika Vitkova e all’altra azzurra Karin Oberhofer, è senza dubbio una delle atlete che ha saputo migliorarsi di più nel corso dell’ultima stagione. Quale è stato il processo di crescita dell’azzurra, che ora è quarta nella classifica generale e gareggerà con il pettorale rosso nella sprint di Ruhpolding?

La 24enne finanziera di Rasun si è fatta conoscere agli appassionati di questo sport nel 2011, quando vinse tre medaglie d’oro ai Mondiali juniores di Nove Mesto. Da quel momento, tutti in Italia speravano che potesse diventare un talento anche tra le seniores, soprattutto alla luce del nono posto conquistato nell’inseguimento dei Campionati del Mondo di Khanty Mansiynsk nel 2011. L’azzurra ha dovuto aspettare due anni, caratterizzati da numerosi infortuni, per poter salire la prima volta sul podio, arrivato la passata stagione nell’inseguimento di Pokljuka. Finora in carriera Dorothea ha preso parte a 76 gare individuali, centrando 4 podi (5.3%), and 13 top tens (17.1%). Le medaglie pesanti però sono arrivate dalle staffette, con i bronzi conquistati ai Mondiali di Nove Mesto nel 2013 con la staffetta femminile (Wierer, Gontier, Ponza, Oberhofer) e quello Olimpico ai recenti giochi di Sochi nella staffetta mista (Wierer, Oberhofer, Windisch, Hofer).

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Wierer ha una percentuale al tiro in carriera finora dell’ 84.1%. In questa stagione, spara con l’87.6% complessivo e con il 86.4% in gare individuali, la migliore performance qualora dovesse mantenere questi standard fino a marzo. Standard che non è riuscita a mantenere solo nella stagione 2011–12 (76.7%). Al tiro l’azzurra è davvero costante, come denotano le statistiche, sparando da tre anni attorno all’ 85%.

Anche le percentuali nelle serie a terra (83.7%) e in piedi (84.4%) sono quali allo stesso livello. Fino alla stagione 2012–13, ha ottenuto i migliori risultati in piedi, ma a partire dalla stagione 2013–14 è stato l’opposto, e al momento la differenza tra piedi e terra è più precisa del 5%.

Da quando è entrata nel circuito di Coppa del Mondo nel 2009, l’azzurra si è distinta per la velocità di esecuzione, il suo punto di forza. Nelle ultime quattro stagioni, certamente la più veloce del circuito. Quest’anno ha rallentato un po’ i tempo di rilascio (+3.6 secondi), per riflettere sul bersaglio, ma rimane sicuramente una delle più rapide in piazzola. I risultati confermano che è la quinta atleta per velocità di esecuzione e una delle più precise (15esima).

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L’altoatesina nei primi due anni ha fatto fatica, lottando contro malanni stagionali e infortuni, come quello alla caviglia alla vigila della stagione 2012-2013. Il suo punto debole è sempre stato il passo sugli sci: nelle prime quattro stagioni, Dorothea non è mai stata tra le migliori cinquanta nel course time (78.5 → 51.7 → 58.4 → 55.1). La musica è cambiata recentemente e ora è addirittura tra le prime dieci nel circuito sul fondamentale dello sci di fondo (33.6 → 9.6), migliorando così anche il piazzamento finale medio (21.4 → 6.8).

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Come esposto dai grafici, i risultati e i miglioramenti di Dorothea sono sotto gli occhi di tutti. Il suo attuale podium rate è del 33% in questa stagione 2014–15 ed è eccezionale, perchè significa che l’azzurra sale sul podio una volta ogni 3 gare, media superata solo da Kaisa Mäkäräinen (70%), Tiril Eckhoff (42.9%) e Valj Semerenko (40%) al momento.

 Il margine per migliorare al tiro c’è sempre in questo sport, ma essendo già una delle migliori tiratrici, gli spazi di miglioramento maggiori riguardano la condizione sugli sci, se vorrà competere su questi livelli anche in futuro. Dovesse mantenere o persino migliorare l’attuale passo, potrà lottare regolarmente per salire sul podio e in ogni format. Ad Oberhof e Pokljuka ha sfiorato il primo successo in carriera, sperando possa arrivare già in questa stagione, magari davanti al pubblico di casa ad Anterselva.

Fonte: http://realbiathlon.blogspot.it/

Foto: FISI (Serge Schwan)

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