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Vela, Mondiali 2014: confermate le attese in casa Italia, bene i giovani

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Sette carte olimpiche portate a casa, tre barche nelle prime sei posizioni e soprattutto un podio che mancava dal 2003. Da quando esistono i Mondiali ISAF infatti l’Italia aveva portato a casa soltanto una medaglia, l’oro del 470 Zandonà-Trani nella prima edizione disputatasi proprio nel 2003, rimanendo a secco nei due successivi quadrienni. E’ vero, il legno di Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri ha lasciato l’amaro in bocca ma alla vigilia di questi Mondiali tanti appassionati e addetti ai lavori avrebbero messo la firma per un risultato del genere. Se nei laser maschili o negli RS:X femminili i pass olimpici erano ampiamente alla portata e sono stati conquistati senza particolari affanni, altri, come ad esempio nei 49er, non erano affatto scontati; gli acrobatici Stefano Cherin e Andrea Tesei hanno compiuto una piccola impresa, confermando quanto di buono fatto vedere in stagione nel momento più importante.

Da tutte le classi sono arrivati segnali importanti: Mattia Camboni negli RS:X e Joyce Floridia nei Laser radial sono stati a contatto con i migliori nelle prime regate, nei Finn Michele Paoletti era in lotta per una posizione a ridosso del podio sino alla penultima giornata, Giovanni Coccoluto ha mostrato sprazzi di classe nei Laser. Anche dalla 470, pecora nera sino a questo momento tra le specialità olimpiche, si è intravisto qualche spiraglio di luce. Analizziamo dunque classe per classe gli equipaggi azzurri che si sono messi in evidenza e quelli dai quali ci si attendeva qualcosa in più.

Nacra 17 E’ mancata soltanto la medaglia a Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri. Il rammarico è parecchio ma la rassegna iridata e l’annata degli ingegneri volanti rimane senz’altro una delle migliori dello sport italiano. Ottima inoltre la prestazione di squadra con Lorenzo Bressani-Giovanna Micol e Federica Salvà-Francesco Bianchi a ridosso della top ten. Voto 8

Laser Giovanni Coccoluto è rimasto lì con i migliori per ¾ di Mondiale calando soltanto nelle ultime due giornate. Il 16° posto finale conferma le enormi potenzialità di questo ragazzo che insieme a Francesco Marrai potrà sicuramente togliersi qualche soddisfazione in futuro. Non è stata invece una rassegna indimenticabile per Marrai, in ombra sin dalle prime prove e condizionato soprattutto dal poco vento che ha caratterizzato gran parte di questa rassegna iridata. Al femminile obiettivo raggiunto da Silvia Zennaro che qualifica l’Italia come 13^ nazione e conquista un onorevole 17° posto. Voto 6,5

RS:X Ha reagito da campionessa Flavia Tartaglini, protagonista di un inizio da dimenticare ma bravissima a scalare la classifica col passare dei giorni. Il sesto posto finale testimonia l’incredibile continuità di questa atleta. Per il podio manca soltanto qualcosina. Per il futuro attenzione alla giovane cagliaritana Marta Maggetti, subito protagonista al debutto tra i senior.

Mattia Camboni è calato alla distanza, chiudendo 27° un Mondiale che l’aveva visto lottare per la Medal Race nelle prime sei regate. Alla fine la carta olimpica l’ha portata a casa Daniele Benedetti, protagonista al contrario di un finale in crescendo e 24° nella generale. Voto 6,5

49er Non era facile strappare uno dei dieci biglietti per Rio. Stefano Cherin e Andrea Tesei sono riusciti nel difficile compito mancando tuttavia la Medal Race. Bene anche i cugini Dubbini, Tita-Cavalli e Angilella-Zucchetti. Solo la Gran Bretagna ha fatto meglio con cinque equipaggi tra i primi 18.

Negli FX abbiamo assistito a un piccolo miracolo sportivo. Una di quelle prestazioni che rimangono nella storia dello sport. Un capolavoro quello fatto da Giulia Conti e Francesca Clapcich, bronzo senza allenamenti e con un grave infortunio superato da Francesca in pochissimo tempo. Giulia nei test fisici sorprende ogni volta tutti, sempre al top e con una voglia matta di eguagliare (e migliorare) i risultati ottenuti nei 470. Voto 9

Finn Tanto, tanto rammarico per Michele Paoletti, a lungo a ridosso del podio e scivolato fuori dalla Medal Race nella penultima giornata. Peccato davvero perché il veterano azzurro a Santander ha dimostrato di andare forte anche in poppa, in genere non il suo punto forte. Ci si aspettava qualcosa in più da Filippo Baldassari e Giorgio Poggi, con quest’ultimo fuori dalla flotta gold. Voto 5,5

470 L’anello debole della nazionale azzurra. Dopo l’inizio incoraggiante di Francesco Rebaudi-Matteo Ramian e Matteo Pilati-Francesco Rubagotti, sono usciti alla distanza Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti. I triestini non sono andati lontani dal pass per Rio, mostrando segnali di risveglio in una stagione senza squilli. Al femminile ancora distante l’elite mondiale al femminile con Elena Berto e Giulia Paolillo oltre la top 20. Voto 5,5

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

2 Commenti

2 Comments

  1. Federico Militello

    22 Settembre 2014 at 23:39

    In effetti vela uno dei pochi sport a salvarsi. Le carte da medaglia saranno tre e saranno quelle che ai citato. Attenzione a Coccoluto…

  2. ale sandro

    22 Settembre 2014 at 15:17

    I miglioramenti visti in coppa del mondo si sono rivelati una conferma al mondiale. Conti-Clapcich podio da applausi con margini ulteriori per il futuro, mentre Nacra 17 è forse la classe dove ci si esprime meglio come squadra, con Bissaro – Sicouri che se la giocano con chiunque. Nella Rs:x al momento sembra che la Tartaglini sia la vera candidata a succedere alla Sensini, quantomeno come partecipazione olimpica. La concorrenza interna comunque (penso sempre a un ritorno ad altissimi livelli della Linares) potrà essere utile ad alzare il livello per portare l’azzurra ancora più vicina al podio. In generale credo che sia uno delle poche discipline dove la risposta sia stata positiva per le previsioni in questo 2014 fondamentale per lo sport azzurro.

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