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Ciclismo, Mondiale Ponferrada 2014: le dichiarazioni degli azzurri alla vigilia della prova iridata

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Ci siamo, mancano pochissime ore al momento della verità. Domani mattina scatterà la prova in linea maschile del Mondiale di ciclismo di Ponferrada. 203 atleti per un sogno, la maglia iridata. Tra questi 203 anche nove azzurri, pronti a dare battaglia. Queste le parole della vigilia.

Il ct Davide Cassani: “Ho 53 anni e ho vinto tre mondiali. Anche se cercate sull’albo d’oro non trovate il mio nome, perché quando ho indossato la maglia azzurra l’ho fatto per far vincere un italiano. Abbiamo fatto una ricognizione del percorso e, insieme ai senatori Manuel Quinziato, Daniele Bennati, Giampaolo Caruso e a un Damiano Caruso appena promosso titolare, ci siamo ritrovati tutti a chiacchierare attorno al tavolo ed è lì che è nata la tattica. Potremo anche non vincere, ma sarà sicuramente un successo, perché quello che abbiamo deciso di fare in gara lo abbiamo deciso tutti insieme. Sono contento che si sia creato questo spirito. Noi siamo pronti. Se dovesse piovere la corsa sarà ancora più selettiva. Meglio”.

Sonny Colbrelli: “Oramai mancano pochissimi giorni a questo grande appuntamento. In cuor mio era da inizio anno che speravo di esserci e con la mia squadra abbiamo focalizzato la seconda parte di stagione per arrivare al top Domenica prossima. Con la Nazionale appena arrivati a Ponferrada, ci siamo subito calati nel clima mondiale e da ieri abbiamo iniziato a provare nuovamente il circuito iridato, avvertendo sensazioni sono molto buone. Mi piace il tracciato e lo reputo adatto alle mie caratteristiche. Con il CT Cassani abbiamo parlato in maniera approfondita di come potrà evolversi la corsa, il modo in cui comportarci nel finale e come preparare un eventuale sprint. Marcherò atleti simili a me come Kristoff e Degenkolb, ma al tempo stesso sono pronto a supportare i miei compagni se ci sarà l’occasione e la necessità. L’importante è fare il bene della Nazionale, perché sarà fondamentale ragionare come squadra dalla partenza all’arrivo. Resta comunque il fatto che l’emozione è tanta, sarà un onore Domenica indossare la maglia Azzurra e da italiano darò tutto me stesso anche per rendere orgogliosi i miei fans e gli sponsor di club”. 

Vincenzo Nibali: “Si torna a correre in un circuito a differenza dell’anno passato. E’ un percorso veloce e tosto ma noi siamo una squadra unita, un mix tra atleti con esperienza e giovani talenti. Sapremo, quando è il momento giusto e quando la corsa si farà difficile, dire anche noi la nostra, stravolgendola. Personalmente lascerò spazio all’inventiva in gara e sarò al servizio della squadra”.

Giampaolo Caruso: “Purtroppo la prima parte della mia stagione è stata condizionata dala brutta caduta di Cassino, al Giro d’Italia. Per fortuna sono riuscito a recuperare e ho disputato una bella Vuelta, dalla quale sono uscito con una grande condizione. L’Italia? Sta bene e sono convinto che farà un grande mondiale. Non siamo i favoriti ma vedrete che nel momento caldo della corsa saremo pronti ad essere protagonisti e a lottare per la conquista di una medaglia. Nibali? Vincenzo sta bene e sono sicuro che con la sua classe saprà compensare quel 10% di forma che propbabilmente gli manca. Italia siciliana?  È vero, siamo in tanti e per questo abbiamo deciso che “Ammunì” sarà la nostra parola chiave. Quando la diremo in corsa, si scatenerà la battaglia”.

© Gianluca Santo

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