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Atletica, Meeting di Rieti – Bondarenko non ci prova; addio Gibilisco; bomba Gatlin; Del Buono personale

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Si è disputato ieri il classicissimo meeting di Rieti, ultima prova del circuito IAAF World Challenge, secondo appuntamento più importante in Italia dopo il Golden Gala.

 

Bohdan Bondarenko non ha tentato l’assalto al Record del Mondo di salto in alto, come invece capitato nella mitica battaglia di venerdì contro Barshim. L’ucraino entra in gara a 2.29, lo supera la prima e vince la gara. Fa alzare l’asticella a 2.36, la scavalca alla terza prova. A quel punto cerca proprio il 2.43 saltato dal qatariota a Bruxelles, seconda prestazione mondiale all-time. Purtroppo il Campione del Mondo non riesce nell’impresa. Secondi il qatariota Muamer Aissa Barsham e l’ucraino Andriy Protsenko (2.25 alla prima prova).

 

Matteo Galvan realizza il Record Italiano dei 300m, superando il mitico 32.32 di Pietro Mennea, corso proprio a Rieti nel 1979. Il veneto trova così la luce in una stagione non di certo soddisfacente e culminata con la delusione degli Europei. Questo risultato gli vale anche il settimo posto nelle classifiche europee all-time e il 24esimo in quelle mondiali. A vincere è il polacco Karol Zalewski, sceso sotto i 32’’: 31.93, miglior prestazione mondiale stagionale, record del meeting (31.97 di McDonald lo scorso anno).

Grandissima prova per Fausto Desalu che corre un rettilineo finale davvero eccellente e si spinge fino al 32.28, a soli cinque centesimi da Mennea!

 

La battaglia tra Asafa Powell e Justin Gatlin sui 100m è purtroppo a distanza: i due big sono inseriti in due serie diversi. Il giamaicano scende a 9.80, per lui che nel 2007 realizzò lo storico record del Mondo di 9.74 qui a Rieti. Lo statunitense gli replica subito con un sontuoso 9.83 dopo il 9.77 della miglior prestazione mondiale stagionale esibita venerdì a Bruxelles. Michael Tumi trova lo stagionale al termine di un 2014 davvero insoddisfacente (10.26), Delmas Obou registra 10.43, Massimiliano Ferrari corre 10.51.

 

Oggi si è conclusa ufficialmente la carriera di Giuseppe Gibilisco. Il Campione del Mondo 2003 aveva dato l’addio agli Europei con tre nulli, ma aveva chiesto di partecipare al meeting per appendere le scarpette al chiodo con una prestazione degna del suo nome: 5.55 al secondo tentativo, poi si gioca la vittoria col russo Aleksander Gripich (5.70 alla seconda) ma arrivano tre errori. Terzo il francese Damiel Ossievi (5.55).

 

Alessia Trost purtroppo non riesce a sbloccarsi e si ferma ancora a quota 1.91, come già accaduto alcune volte nelle ultime settimane. La friulana scavalca la quota al primo tentativo poi, all’1.94 che poteva valere la vittoria sull’uzbeka Nadezhda Dusanova, commette tre errori. Terze Erika Furlani e Desiree Rossit (1.84 alla prima).

Federica Del Buono si conferma in grandissima forma, nella stagione che l’ha fatta esplodere. La vicentina realizza il nuovo personale sugli 800m: 2:00.58, sesto tempo all-time in Italia, vicina alla barriera dei due minuti che avrebbe potuto raggiungere con una gara più regolare. Oggi è stata costretta a una partenza velocissima con lepre da 27.5 e 57 alla campana. Vince la kenyota Agatha Jeruto (1:59.51) davanti all’ucraina Olha Lyakhova (1:59.92) e sulla polacca Joanna Jozwik (1:59.95).

Nella serie B Marta Milani è tornata sulla sua distanza e ha convinto (2:01.76). Bene anche Margherita Magnani (2:03.13).

 

Il primatista mondiale stagionale non riesce a brillare al meglio sui 1500m. Silas Kiplagat vince il miglio metrico in 3:31.44 precedendo i connazionali kenyoti Vincent Kibet (3:31.96, personale) e Collins Cheboi (3:32.00).

Ancora bene la giamaicana Stephenie Anna McPherson sui 400m (50.38) davanti alla connazionale Christine Day (51.08) e all’ucraina Olha Zemlyak (51.26). Maria Benedicta Ghigbolu si spinge al personale (52.39) precedendo Chiara Bazzoni (52.60) e Maria Enrica Spacca.

Il marocchino Abdellati Iguider vince i 3000m in 7:34.99 (personale) precedendo i kenyoti Thomas Pkemei Longosiwa (7:35.28) e Lawi Lalang (7:36.44). L’azzurro Abdellah Haidane è dodicesimo in 7:47.34, suo personale e miglior tempo italiano dell’anno sulla distanza.

L’algerino Taoufik Makhloufi vince gli 800m (1:43.83) davanti al qatariota Musaeb Abdulrahman Balla (1:44.03) e sull’arabo Abdulaziz Ladan Mohammed (1:44.30).

L’estone Rasmus Maegi primeggia sui 400m ostacoli (49.47), secondo il belga Michael Bultheel (49.96), terzo Leonardo Capotosti che si spinge al nuovo personale di 50.05, sempre più vicino all’obiettivo del sub 50’’. Francesco Prioietti ottavo in 53.42.

Il polacco Robert Urbanek lancia più lontano il suo disco, grazie al 64.29 dell’ultima prova. Secondo l’estone Martin Kupper (63.43), terzo l’iraniano Ehsan Hadadi (62.64). Gli italiani chiudono la classifica: Hannes Kirchler (60.54), Giovanni Faloci (58.78), Federico Apolloni (58.42), Nazzareno Di Marco (55.30).

La giamaicana Carrie taglia per prima il traguardo dei 100m (11.10) davanti alla staunitense Jessica Young (11.13, personale) e alla bulgara Ivet Lalova in Coglio (11.29).

Sui 3000m siepi fa festa la tunisina Habiba Ghribi (9:21.73) che domina sulla polacca Katarzyna Kowalska (9:36.56) e sulla statunitense Aisha Praught (9:38.79). Le italiane: ottava Elisa Cova (10:20.42), nona Gloria Barale (10:22.68).

Nel salto triplo femminile doppietta russa con Irina Gumenyuk (13.88) e Alsu Murtazina (12.86), terza la bielorussa Nataliia Viatkina (13.72).

Nel tiro del giavellotto femminile: prima la slovena Martina Ratej (63.61), seconda la lettone Madara Palameika (60.72), terza la tedesca Katharina Molitor (60.70).