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Atletica, Mondiali Juniores – Battuto Howe! Show Whitney e Friday, grande Italia!

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Nella notte si è svolta a Eugene (Oregon, USA) la quarta giornata di gara dei Mondiali Juniores di atletica leggera.

 

Battuto Andrew Howe sui 200m! Il record dei Campionati venne stampato dal nostro azzurro a Grosseto 2004, ma oggi il suo 20.28 è stato migliorato: 20.04 per Trentavis Friday (anche se con +2.3 m/s). Ricordiamo che in cima al Mondo, anche in questa categoria, c’è Usain Bolt con 19.93. Argento al nigeriano Ejowvokoghene Divina Oduduru (20.25), bronzo al giamaicano Michael O’Hara (20.31).

Ashraf El Seify è un vero gigante del martello, già primatista del Mondo e Campione uscente nel 2012. Il qatariota fa volare il suo attrezzo a 84.71, in una serie tutta oltre gli 80m e trionfa. Argento all’ungherese Bence Pasztor (79.99), bronzo al russo Ilya Terentev (76.31).

La bella statunitense Kaylin Whitney vince i 200m (22.82 con vento +2.4 m/s), ma per grazia ricevuta: ha commesso nettamente una partenza falsa che non è stata ravvisata dal giudice di gara. Seconda la svedese Irene Ekelund (22.97), terza l’ecudoregna Angela Tenorio (23.15).

Buon agonismo nella gara del salto in alto, con ben quattro atleti capaci di superare 2.24 ma poi incappati tutti in tre nulli a quota 2.26. L’oro va al russo Mikhail Akimenko che supera la misura al secondo tentativo dopo un percorso netto; argento al bielorusso Dzimitry Nabokau anch’egli capace di valicare l’asticella al secondo tentativo ma incappato in errori alle misure inferiori; bronzo al sudcoreano Sanghyeok Woo (alla terza prova).

L’ugandese Joshua Cheptegei cercava la mitica doppietta 5000m-10000m ma la lunga distanza non lo premia. Finisce quarto alle spalle degli etiopi Yomif Kejelcha (13:25.19) e Yasin Haji (13:26.21) e del keniota Moses Letoyie (13:28.11).

I 400m ostacoli si trasformano nel dominio del giamaicano Jaheel Hyde (49.29, miglior prestazione mondiale stagionale). Ali Khamis Khamis realizza il terzo record nazionale del Bahrein in tre giorni (49.55) e agguanta un meritato argento. Bronzo allo statunitense Tim Holmes (50.07).

 

Grandissimo dominio del giapponese Daisue Matsunaga che trionfa sui 10000 metri di marcia, con un perentorio 39:27.19, nuovo record dei campionati. Un assolo fin dalle prime falcate, anche alla ricerca del Record del Mondo che però non arriva (come invece accaduto al femminile).

Argento allo spagnolo Diego Garcia (39:51.59), bronzo al peruviano Paolo Yurivilca (40:02.07). La dimostrazione del gran livello della gara viene dall’abbattimento di addirittura sei record nazionali (Giappone, Spagna, Perù, Grecia con il 40:35.89 di Tsamoudakis, Turchia con il 42:01.42 di Karapinar, Porto Rico con il 43:05.12 di Melendez) e addirittura 25 primati personali su 32 atleti arrivati al traguardo. Gli italiani: Gregorio Angelini è 23esimo (43:34.10), Daniele Todisco è 24esimo (43:47.06).

Getto del peso (femminile) – Oro alla cinese Tianqian Guo (17.71), argento alla statunitense Raven Saunders (16.63), bronzo ala turca Emel Dereli (16.55).

Lancio del disco (femminile) – Oro alla brasiliana Izabela Da Silva (58.03), argento alla statunitense Valerie Allman (56.75), bronzo all’indiana Navjeet Kaur Dhillon (56.36).

400m (femminile) – Assolo della statunitense Kendall Baisden (51.85), argento per la cubana Gilda Casanova (52.59), bronzo alla statunitense Olivia Baker (53.00).

 

Una grande Italia acciuffa cinque eccellenti finali, impressionando e convincendo.

Brilla Yohanes Chiappinelli che sui 3000m siepi stampa un eccellente 8:36.82, nuovo record allievi, diventando così il quinto italiano under 20 di sempre e migliorandosi di addirittura nove secondi rispetto al precedente personale. Il quinto posto nel sommario complessivo è un grande risultato e sarà assoluto protagonista anche nell’atto conclusivo.

Erika Furlani, vicecampionessa Mondiale allievi, salta 1.85 al terzo tentativo e vola in finale addirittura con la norma di qualifica richiesta dal regolamento.

Gli azzurri acciuffano anche la prima finale nei lanci, dopo una clamorosa serie di nulli. A sfatare il taboo ci pensa Gian Piero Ragonesi che scaglia il suo disco a 60.30, subito al primo tentativo: secondo italiano di sempre nella categoria (alle spalle di Eduardo Albertazzi), quarta prestazione del turno!

Lorenzo Dallavalle vola a 15.99 nel triplo (+2.4 m/s il vento a favore, quindi oltre i limiti del consentito per registrare dei record) garantendosi così la finale.

Enrico Riccobon accede alle semifinali degli 800m chiudendo la sua batteria al terzo posto (1:49.96).

Ayomide Folorunso completa il pokerissimo correndo i 400m ostacoli con il nuovo personale di 58.47.

 

Giulia Aprile è 25esima nelle batterie dei 1500m (4:29.43): arrivata all’ultimo a Eugene a causa di disguidi burocratici ha subito destreggiarsi comunque bene.

Umberto Contran è 21esimo nelle batterie dei 3000m siepi (9:13.92), eliminazione. Simone Forte non ce la fa nel lungo: 15.21, 15esimo posto ed eliminazione.

Giulio Anesa sfiora il personale nel disco (55.57), ma il 19esimo posto non è sufficiente per acciuffare la finale. Niente da fare anche per Eleonora Omoregie: 1.82 saltato al terzo tentativo (15esimo posto), per passare serviva quella misura ma alla seconda prova. Lorenzo Pilati eliminato nelle batterie degli 800m (1:51.87).

Valentina Cavalleri out nelle semifinali dei 400m ostacoli (1:00.98).

Squalificata la 4x100m per un cambio troppo lungo tra Spanò e Rigati. Si era finiti comunque con un altissimo 40.72, peggio del test di fine maggio.

 

(foto IAAF)

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