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Atletica, Mondiali Junior: primo oro ugandese, due record personali per gli azzurrini

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Nella sera/notte italiana si è aperto lo spettacolo dei Campionati Mondiali juniores di atletica leggera, ospitati dalla città di Eugene, in Oregon (Stati Uniti).

Partiamo, per ordine di importanza, dall’unica finale che si è tenuta nella giornata inaugurale, quella dei 10.000 metri maschili. La vittoria, e con essa la prima medaglia d’oro della competizione, è andata all’ugandese Joshua Kiprui Cheptegei, che ha chiuso in 28’32″86, precedendo per distacco i kenioti Elvis Chipchoge Cheboi (28’35″20) e Nicholas Mboroto Kosimbei (28’38″68). Giulio Perpetuo si è invece classificato ventunesimo in 31’04″48, precedendo nettamente l’altro azzurro in gara, Omar Guerniche (32’30″44).

Per l’Italia, le migliori notizie sono arrivate da due atleti che hanno ottenuto il loro personal best. Il primo, in ordine di tempo, è arrivato dall’ostacolista Simone Poccia, che in 13″90 ha trovato il ripescaggio nonostante il quarto posto nella batteria numero sei. Secondo degli eliminati, invece, Luca De Maestri (13″98), che non è riuscito a migliorare il suo crono personale. A sorpresa, il miglior tempo è andato al britannico David Omoregie (13″24), che ha fatto meglio del fenomeno francese Wilhem Belocian (13″40).

L’altro record personale è arrivato dai 1500 metri, dove Yemaneberhan Crippa ha approfittato della prima batteria, quella più veloce, per qualificarsi come miglior ripescato e quarto assoluto in 3’43″44. A trascinare tutta la heat è stato il keniota Jonathan Kiplimo Sawe, migliore in assoluto in 3’41″35. Distante, invece, Mattia Padovani, trentesimo assoluto con un crono di 3’53″10.

Qualifica senza ripescaggio per Luca Antonio Cassano sui 100 metri. L’atleta che compirà diciannove anni tra un mese esatto ha ottenuto il terzo posto della prima batteria in 10″50, mentre non è andata bene a Simone Pettenati (10″61), solo quinto nella sua heat. Il miglior crono è stato fatto segnare dallo statunitense Trayvon Bromell, che in 10″13 ha staccato tutta la concorrenza di almeno un decimo.

Sui 100 metri piani femminili, Johanelis Herrera Abreu ha ottenuto il ripescaggio in 11″78, lontana sei decimi dal miglior crono della britannica Dina Asher-Smith (11″18). Un tempo che andrà migliorato per superare il prossimo turno.

Brutta prova per Giulia Camporese nelle qualificazioni del martello: l’azzurrina ha chiuso ventiseiesima e penultima con 52,56 metri, mentre il primo posto è stato ottenuto dall’ucraina Al’ona Shamotina (64,78 metri).

Distante dalla qualifica anche Helen Falda, con i suoi 3,90 metri nel salto con l’asta, che la piazzano al ventiquattresimo posto. Al comando delle qualifiche troviamo un quartetto di atlete che ha realizzato 4,10 metri senza errori: le russe Alena Luckovskaja ed Anastasija Sadovnikova, la ceca Rebeka Silhanová e la francese Ninon Guillon-Romarin.

È iniziato anche il programma delle prove multiple: dopo cinque prove del decathlon, guida l’australiano Cedric Dubler (4329 punti) davanti al russo Evgenij Likhanov (4281) ed al norvegese Karsten Warholm (4238), mentre nell’eptathlon, dopo quattro gare, comanda la britannica Morgan Lake (3821), che precede l’olandese Nadine Visser (3652) e la campionessa uscente cubana Yorgelis Rodríguez (3561).

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Immagine: Simone Poccia (Facebook)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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