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Tennis, Fed Cup: Italia, un dominio che può durare a lungo

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La vittoria di Cagliari sembrava sulla carta annunciata ed in effetti, fatta eccezione per il brivido iniziale di Roberta Vinci, tale è stata: troppo netta la supremazia di Sara Errani nei confronti delle avversarie russe, che nulla hanno potuto per evitare il quarto trionfo azzurro in otto anni.

Ma al di là della vittoria di quest’anno, Barazzuti può pensare di puntare alla finale ogni anno, considerando il valore della squadra azzurra che con Knapp, Giorgi e Burnett vede crescere delle seconde leve di sicuro affidamento, pronte a farsi carico di un ormai prossimo ricambio generazionale: il forfait della Schiavone (presente comunque in Sardegna a tifare per le compagne ndr) sembrerebbe di fatto aver aperto la strada del turn over nel dream team azzurro, con la Knapp prima favorita per la sua sostituzione.

Tra un paio d’anni forse lascerà anche la Pennetta, ma se le altre azzurre dovessero confermare quanto di buono fatto vedere in questo 2013 c’è da stare tranquilli. Piuttosto ciò che lascia perplessi è l’atteggiamento snob avuto dalle top atlete russe che hanno marinato la finalissima, chi per infortuni diplomatici, chi attratta dalle sirene dei master di fine stagione: in tutto ciò c’è da chiedersi (considerando anche l’atavica assenza delle sorelle Williams nel team Usa ndr) quanto faccia ancora gola alle altre questa Fed Cup? Nel dubbio e nella riflessione, continuare ad esultare per la vittoria tricolore però non fa assolutamente male…

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