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Sci Alpino

Sci alpino: sarà l’anno di Mikaela Shiffrin?

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La risposta al quesito del titolo è sì, in ogni caso. Perché di Mikaela Shiffrin si parlerà comunque, sia che prosegua sulla strada dei successi, sia che viva un’annata di calo dopo i fasti della scorsa stagione.

Stiamo trattando di uno dei fenomeni più straordinari della storia dello sci. Classe 1995, diciotto anni compiuti a marzo; ancora minorenne, è stata capace di conquistare l’oro mondiale a Schladming e di vincere quattro gare in Coppa del Mondo, oltre alla coppetta di slalom. Ecco, lo slalom: la sua danza tra i paletti stretti è qualcosa di tecnicamente sublime e visivamente spettacolare, un gesto capace di infliggere distacchi da urlo alle avversarie (ricordate il secondo e trentacinque centesimi inflitto a Tina Maze, non una qualunque, nella sola seconda manche di Lenzerheide?). La ragazza del Colorado ha una freddezza mentale da veterana, ben mescolata con il suo stile sbarazzino, da teenager che non rinuncia alle gioie di quest’età nonostante i pressanti impegni agonistici.

Non pensiamo, tuttavia, che Mikaela Shiffrin sia solo slalom. Lo ha fatto capire a Sölden, ad ottobre: sesta nel gigante di apertura della stagione olimpica, suo miglior risultato di sempre tra le porte larghe. Senza contare che, nella scorsa primavera, ha iniziato ad allenarsi anche nelle discipline veloci. Potenzialmente, dunque, una vera macchina da guerra; ma al tempo stesso, una ragazza di 18 anni che però vuole essere “la più giovane in tutto, come ha dichiarato in un’intervista qualche mese fa.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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