Pallavolo
Volley, Europei 2013: le pagelle di Italia-Serbia
Ieri sera l’Italia perdeva nettamente contro la Serbia ai quarti di finale (clicca qui per la cronaca http://www.olimpiazzurra.com/2013/09/volley-europei-2013-italia-nulla-da-fare-troppa-serbia/) e veniva eliminata dagli Europei di volley. Di seguito le pagelle delle azzurre scese in campo.
VALENTINA DIOUF: 5. Ci ha provato con alcune bombe, ma l’opposto è risultato troppo incostante e ancora troppo imprecisa in attacco: il suo 33% in fase offensiva (che è poi la stessa percentuale di squadra) la dicono lunga sulle difficoltà riscontrate contro le avversarie. Occorrerà perfezionarsi, migliorare la precisione e calibrarla con una potenza infinita.
CAROLINA COSTAGRANDE: 4. Va davvero in difficoltà estrema e apporta un contributo davvero nullo alla squadra. Non varia mai il gioco, non sfrutta quasi mai il diagonale, tira dritto per dritto e facilita il compito delle serbe. Novi punti in attacco e un misero 26% sono i numeri che esprimono al meglio una delle più brutte prestazioni dell’italo-argentina in Nazionale.
INDRE SOROKAITE: 5,5. Schierata da titolare come schiacciatrice, ci mette anima e cuore per provare a invertire il trend di giornata. Inventa alcune variazioni importanti, è presente su ogni palloni ed è forse l’unica che prova ad arginare il muro avversario. I dieci punti finali, però, non bastano per poter esultare. Certo in ricezione pecca e lì le serbe decidono di affondare…
NOEMI SIGNORILE: 4,5. Se la squadra ha una buona ricezione, lei riesce a rimanere tranquilla grazie alla sua pulizia e a servire con ordine le compagne. Altrimenti non riesce a recuperare al meglio i palloni, li alza non al meglio e la fase offensiva va in crisi. Ieri abbiamo visto le sue due facce.
VALENTINA ARRIGHETTI: 6+. La migliore delle italiane. Ci mette anima e cuore, con la sua consueta combattività che riesce a trasmettere anche alle compagne. Peccato che l’entusiasmo duri troppo pochi e si spenga quando ci viene tolto di mano il secondo set. Stampa quattro muroni, uno dei pochi sussulti di una serata davvero grigia.
MARTINA GUIGGI: 5. Merito della capitana se l’Italia riesce a giocarsi alla pari il secondo parziale: 4 punti consecutivi (3 muri) a inizio set: crea un solco di quattro punto che ci permette di arrivare tranquilli nella dirittura d’arrivo. Poi tutto crolla. Come la nostra centrale che inizia a perdere di peso.
MONICA DE GENNARO: 4,5. Generosa, ma troppo poco per poter segnare contro delle fucilate.
CATERINA BOSETTI. Un Europeo da dimenticare! Brutte prestazioni, pochi punti, tanti errori, poca concretezza: sarà stanchezza e avrà modo di rifarsi. Il talento non si discute.
LUCIA BOSETTI. L’infortunio alla mano è un vero e proprio macigno. Non si poteva sperare di recuperare in corso d’opera: forse si dovevano operare altre scelte.
MARCO MENCARELLI: In attesa di valutazione, perché speriamo che riesca a plasmare questo gruppo, a creare una squadra interessante e in grado di giocarsela con tutti. Ma il giudizio è rimandato a un solo anno: nel 2014 ci saranno i Mondiali in Italia e servirà presentarsi al meglio.
RICEZIONE: 3. Le bombe della Serbia sono state imprendibili. Un 50% molto deludente; è mancata una corretta ricostruzione del gioco nelle volte in cui si sono tirati su i palloni. Surclassati sono la potenza del servizio serbo che ha dominato in lungo e in largo, mettendo un sigillo importante sulla gara.
SERVIZIO: 3. Come gli aces messo a segno (due Diouf, uno Arrighetti) contro i 12 delle nostre avversarie: su questo fondamentale si è decisa una buona fetta dell’incontro e le azzurre non sono state in grado di reagire.
ATTACCO: 4. Un misero 33% in fase offensiva la dice tutta sulle difficoltà croniche della nostra Nazionale a mettere palloni a terra. 10 errori, 11 volte murate. La barricata serba è stata invalicabile.
PSICOLOGIA: 4. Non sarebbe cambiato nulla, ma l’Italia ha avuto tre palle set per vincere il secondo parziale: andavano sfruttate senza esitazione. Invece con due errori gravi tutto è andato in fumo: questa Nazionale manca ancora di testa e va estremamente in difficoltà quando deve fronteggiare i momenti più caldi di un incontro. Poi col 9-0 iniziale andava arginato in ben altro modo…
FUTURO. Sempre con queste ragazze. Proviamo a dare un po’ di fiducia a questa formazione: è giovane e se avrà la possibilità di lavorare, potrà davvero regalarci cose importanti in futuro.
stefano.villa@olimpiazzurra.com
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