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Senato francese: il doping uccide!

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Come ci ricorda il rapporto della Commissione Antidoping del Senato francese, il primo motivo per il quale gli atleti non dovrebbero fare uso di doping è che ne vale la loro salute. Le conseguenze dell’uso di doping vanno quindi ben oltre il rischio di una squalifica oppure il sentirsi in colpa per aver frodato milioni di tifosi e centinaia di avversari. A confermarlo sono numerosi studi.

Una ricerca svoltasi negli Stati Uniti ha dimostrato che la vita media di un giocatore di football americano professionista è di 50 anni, naturalmente ben al di sotto della media della popolazione statunitense. Un altro studio ha rilevato che i ciclisti che hanno partecipato al Tour de France tra gli anni ’70 e gli anni ’90 hanno una possibilità di morire per ragioni cardiovascolari che è cinque volte superiore a quella della media nei Paesi occidentali: a ricordarcelo, il recente decesso di Philippe Gaumont (foto), morto a 40 anni in seguito ad un arresto cardiaco, dopo aver ammesso l’uso di doping durante la sua carriera professionistica.

Tra tutti i prodotti dopanti utilizzati, quelli che presentano gli effetti collaterali peggiori e più numerosi sono gli steroidi anabolizzanti: problematiche comportamentali, aggressività, dipendenza, rischi cardiovascolari e oncologici, rotture tendinee, stiramenti muscolari, blocco della crescita, impotenza e problemi dermatologici possono derivare dall’uso di questa categoria di sostanze.

IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE ANTIDOPING DEL SENATO FRANCESE

1. i dopati del Tour ’98
2. 60 proposte contro il doping
3. più controlli per gli sport di squadra
4. i dopati sono quattro volte di più dei positivi
5. nessuno sport è esente dal doping
6. doping anche nel golf!
7. le pratiche dopanti della Juventus
8. la classifica degli sport più dopati
9. i controlli “a sorpresa” non sono a sorpresa
10. i dilettanti peggio dei professionisti
11. il doping si evolve, ecco il doping genetico

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