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Ciclismo

Mondiali Firenze 2013: le pagelle. Nibali commovente

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Nibali, 10: un corridore d’altri tempi, di quelli che, una volta in bici, danno l’anima e si spremono fino all’ultima goccia di energia. Cade nella discesa da Via Salviati a 2 giri dal termine. Sembra finita, ma da solo recupera in pochi minuti oltre un minuto sul gruppo. Uno sforzo terribile, che non gli impedisce di attaccare nell’ultimo giro sulla salita di Fiesole e fare la differenza con Rodriguez. Nel finale si trova in inferiorità numerica con ‘Purito’ e Valverde, ma come un toro che vede rosso continua a tirare a testa bassa e compie l’ennesima rimonta impossibile. Sul rettilineo finale è stremato e chiude quarto. Sfortunato ed eroico, genuino e non scaltro come Rui Costa che alla fine ha vinto. Oggi lo ‘Squalo’ ha onorato il ciclismo e la sua storia ultracentenaria. Commovente.

Rui Costa, 9: regala il primo oro di sempre al Portogallo. Si era imposto come una delle grandi rivelazioni stagionali, un corridore completo, nel pieno delle proprie potenzialità psico-fisiche (27 anni) e potenzialmente in grado di ben figurare in futuro anche nelle corse a tappe. Tiene bene sulla salita di Fiesole, poi dopo vince d’astuzia, non dando un solo cambio a Nibali e bruciando Rodriguez nella volata a due. Oggi non ha vinto il migliore, ma il più accorto tatticamente.

Spagna, 4: riuscire a perdere un Mondiale nella situazione che si era creata era difficile. Giusti gli attacchi di Rodriguez, ma nel finale Valverde ha temporeggiato inspiegabilmente, perdendo l’attimo e lasciandosi scappare Rui Costa. Argento e bronzo che sanno di beffa atroce.

Scarponi, 7: è lui che fa scoppiare la corsa a Fiesole, un allungo per favorire Nibali. Purtroppo non tiene la ruota del capitano, sarebbe stato utilissimo.

Pozzato, 5: un Mondiale troppo duro per le sue caratteristiche. Resta sempre nascosto e, sostanzialmente, non si deve mai.

Cancellara, Sagan, Gilbert, 4: i grandi bocciati di questo Mondiale. Lo strappo di via Salviati si addiceva alle loro caratteristiche, meno la salita di Fiesole con 2 km al 9% da scalatori puri. La competizione odierna poteva ricordare più una Liegi che un Fiandre….

Visconti, 8: generosissimo, ci prova da lontano, viene raggiunto, stringe i denti e nell’ultimo giro ha ancora fiato e gambe per tirare a tutta su Fiesole. Promosso.

Paolini, 6.5: il suo Mondiale termina a causa di una sfortunatissima caduta. E’ il preziosissimo regista in corsa, sarebbe stato fondamentale nel finale, la gamba sembrava buona. Un brutto addio alla Nazionale.

Vanotti, 7.5: gregario vecchio stampo, nei primi giri a Firenze si mette davanti e crea una selezione incredibile, in pratica tagliando fuori dai giochi sin da subito oltre la metà dei concorrenti!

Uran, 6.5: è con i primissimi nei chilometri finale, a giocarsi una medaglia con gli spagnoli, Nibali e Rui Costa. Una rovinosa caduta lo taglia fuori dai giochi.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

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