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Italbasket, come affrontare un Europeo senza lunghi…

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Prima dell’ecatombe l’Italbasket era una delle squadre più attrezzate soprattutto dal punto di vista fisico: non si trovano molte Nazionali in giro con ali piccole e grandi come Belinelli, Gallinari, Bargnani, Datome e Mancinelli, capaci di garantire punti e duttilità tattica nel corso del match.

Poi la miriade di infortuni che hanno flagellato gli azzurri con le defezioni dei sopracitati eccetto Datome, ha letteralmente scombussolato i piani di coach Pianigiani, costretto a fare di necessità virtù anche in base a quello che si è visto all’Acropolis Cup.

Non c’è dubbio infatti che sotto le plance e fisicamente gli azzurri hanno un gap da scontare nei confronti delle altre, ma con grande cuore, umiltà e spirito operaio, tutto si può superare.

Cusin, Datome, Gigli: questo il pacchetto lunghi (tra puri ed adattati ndr) a disposizione del ct azzurro, che all’occorrenza può puntare su un Melli chiamato alla definitiva consacrazione in campo internazionale e con la maglia della Nazionale: prediligere un gioco basato molto più sulla tecnica individuale delle nostre guardie, mettendole in condizioni di diventare protagoniste nel corso del match, può essere una soluzione importante per Pianigiani, che dai vari Belinelli, Gentile e dal debuttante Diener si aspetta molto soprattutto in questa prima fase, dove si dovrà pensare soprattutto al risultato, portando a casa almeno 3 vittorie contro Russia, Turchia, Finlandia, Grecia e Svezia.

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