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Europei basket 2013: Gentile e Datome i migliori, numeri e statistiche dell’Italia

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Gli Europei di basket sono terminati con la prima storica vittoria della Francia, mentre la nostra nazionale ha chiuso all’ottavo posto, sfiorando la qualificazione ai Mondiali del prossimo anno. L’Italia ha disputato comunque un’ottima rassegna, andando al di sopra di tutte le aspettative iniziali, che davano la squadra di Pianigiani addirittura a rischio eliminazione già nella prima fase. Proprio la prima parte dell’Europeo è stata straordinaria per via delle cinque vittorie consecutive e del primo posto nel girone, chiudendo davanti a nazionali con maggiori credenziali come Grecia, Turchia e Russia. Purtroppo nella seconda fase è arrivata la sola vittoria con la Spagna e poi le successive tre sconfitte con Lituania, Ucraina e Serbia, che ci hanno relegato in ottava posizione.

Andando ad analizzare numeri e statistiche della nostra nazionale, il migliore risulta Alessandro Gentile. Il neo capitano dell’Olimpia Milano ha giocato un super torneo, confermandosi come uno dei miglior prospetti a livello europeo e un serio candidato per una possibile chiamata futura in NBA. Il figlio del grande Nando ha chiuso con oltre 14 punti di media a partita (14.2), miglior marcatore azzurro, tirando con il 45% dal campo e con l’86,7% dalla lunetta. Numeri davvero impressionanti per un giocatore che non è mai partito in quintetto (se non con la Svezia) e che ha sempre fornito dalla panchina minuti davvero preziosi, risultando più volte decisivo nei finali di gara.

Rimanendo sempre in tema NBA, non potranno che essere felici in quel di Detroit per l’acquisto di Gigi Datome. Un Europeo eccezionale per il capitano azzurro, che chiude la manifestazione con quasi 14 punti di media (13.8) e il 47% dal campo (42% da tre punti). Il sardo ha trascinato la squadra azzurra in ogni partita e anche nelle ultime sfide con Ucraina e Serbia è stato l’ultimo ad arrendersi, cercando invano una rimonta davvero impossibile. Un torneo che lo ha certificato la sua definitiva esplosione e che lo proietta con le migliori prospettive nell’avventura americana.

Dopo una prima fase da autentica superstar, Marco Belinelli non ha saputo tenere lo stesso ritmo anche nei match del secondo girone e in quelli ad eliminazione diretta. Con il calo di rendimento del Beli ha coinciso anche quello dell’intera nazionale: dai quarti in poi il Beli ha provato in tutti i modi a sbloccarsi, ma le percentuali al tiro sono state negative, soprattutto nelle ultime partite con Ucraina e Serbia, dove Marco ha ottenuto in totale un disastroso 5/32 dal campo. Nonostante tutto è stato il terzo miglior marcatore con oltre 13 punti di media a partita.

In cabina di regia si sono ruotati Andrea Cinciarini e Travis Diener e se per il primo l’Europeo è stato ricco di soddisfazioni, il secondo è sicuramente una delle maggiori delusioni per l’Italia. Il play di Sassari non è mai riuscito ad integrarsi nel gioco azzurro e ha chiuso il torneo con soli tre punti e un assist di media a partita. Discorso completamente inverso per il “Cincia”, considerato fin da subito da Pianigiani il play titolare della nostra nazionale, soprattutto per la sua grande capacità difensiva e per la voglia di non mollare mai fino alla fine. La stella della Trenkwalder Reggio Emilia ha chiuso con sette punti di media a partita, ma le sue statistiche sono notevolmente migliorate nella seconda fase.

Buon Europeo anche per Pietro Aradori, che ha chiuso con oltre 11 punti di media a partita, ma chi ha davvero stupito è stato Marco Cusin. Il centro dell Lenovo Cantù è stato un’autentica sorpresa ed è riuscito a tenere testa anche ai migliori lunghi d’Europa, migliorando di partita in partita e non facendo soffrire più del dovuto l’assenza di Andrea Bargnani.

Chi ha saputo sacrificarsi in un ruolo non suo è stato Nicolò Melli, bravissimo comunque a calarsi nella posizione di centro e a trovare spazio e minuti nella squadra azzurra. Hanno avuto un ruolo da comprimari invece i vari Vitali, Rosselli, Poeta e Magro, chiamati raramente in causa da Simone Pianigiani

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da fibaeurope.com

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