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Il Senato francese ricorda le pratiche dopanti della Juventus

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Tra le 138 personalità sportive interrogate dalla Commissione antidoping del Senato francese, c’è stato spazio anche per il tecnico della nazionale di calcio Didier Deschamps. L’ex capitano dei Bleus ha parlato in particolar modo delle pratiche dopanti che venivano utilizzate durante la sua esperienza con la maglia della Juventus.

Lo scandalo della Juventus riguarda, in un contesto di ipermedicalizzazione del calcio, l’uso di EPO (eritropoietina) da parte di molti calciatori del club tra il 1994 ed il 1998”, si legge nel rapporto dei senatori francesi. “Oltre all’impressionante scorta di farmaci ritrovati nell’infermeria del club (281 tipi di medicine, tra le quali stimolanti, antidepressivi e cortisone), delle variazioni anomale dei tassi di emoglobina sono state riscontrate in diversi giocatori. Il competente professor Giuseppe D’Onofrio, ematologo, ha determinato che due giocatori (Conte e Tacchinardi) hanno certamente utilizzato EPO o emotrasfusioni, così come molto probabilmente hanno fatto altri sei giocatori, tra i quali Didier Deschamps, il cui tasso di ematocrito è arrivato a 51,9%. Questo livello lascia supporre un intervento esogeno tenendo conto delle importanti variazioni della quantità di emoglobina”.

Il rapporto fa in effetti riferimento allo studio di Giuseppe D’Onofrio ed Alessandro Donati, che ha dimostrato l’utilizzazione di pratiche dopanti da parte della Juventus negli anni ’90, con particolare riferimento alla finale di Coppa dei Campioni del 1996, quando la Juventus sconfisse gli olandesi dell’Ajax ai rigori.

Prima parte: i dopati del Tour ’98
Seconda parte: 60 proposte contro il doping
Terza parte: più controlli per gli sport di squadra
Quarta parte: i dopati sono quattro volte di più dei positivi
Quinta parte: nessuno sport è esente dal doping
Sesta parte: doping anche nel golf!

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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