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Ginnastica, Giochi del Mediterraneo -10: tutti a Mersin

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Da quattro giorni, otto ginnaste si stanno allenando al PalAlgeco di Brescia sotto gli occhi del Direttore Tecnico Enrico Casella. Serena Bugani, Giorgia Campana, Erika Fasana, Vanessa Ferrari, Chiara Gandolfi, Giulia Leni, Alessia Leolini ed Elisabetta Preziosa si stanno giocando i cinque body azzurri per i Giochi del Mediterraneo (le convocazioni dovrebbero arrivare venerdì pomeriggio).

 

La fresca rassegna è stata creata sulla falsariga delle Olimpiadi e vi partecipano tutti gli Stati che si affacciano sul Mare Nostrum (esclusi Israele e Palestina ma con l’aggiunta di San Marino, Andorra, Serbia, Macedonia). Si disputa ogni quattro anni e in questa stagione è in programma a Mersin, cittadina a sud-est della Turchia asiatica, molto vicina alla Siria, dal 18 al 30 giugno. Specifichiamo che al momento non sappiamo ancora se ci sarà copertura televisiva o se la competizione si potrà comunque vedere in streaming.

Senza mezzi termini, l’Italia scenderà per dominare la competizione e fare incetta di ori. Sostanzialmente non abbiamo avversarie di prima fascia: la Francia manda una formazione semi-sconosciuta, dopo aver rinunciato agli Europei; la Spagna porterà solo due atlete (la Popa sarà però da tenere d’occhio a livello individuale); la Grecia ha solo l’individualista Millousi; le padrone di casa non incutono timore; dalla costa africana e da quella adriatica non arriverà niente di eccezionale.

 

Il regolamento della competizione è un misto tra tutti quelli che siamo abituati a vedere.

Cinque ginnaste convocate, quattro saliranno su ciascun attrezzo durante il concorso a squadre in programma mercoledì 19 giugno. Verranno, però, conteggiati solo i tre punteggi migliori per ogni singola rotazione. Al termine verrà stilata la classifica generale e verranno assegnate le medaglie.

Questo concorso vale anche come qualificazione per le gare individuali: al concorso generale (in programma venerdì 21 giugno) si qualificheranno le migliori 24 ginnaste; alle finali di specialità (tutte in programma, insieme a quelli maschili, sabato 22 giugno) accederanno le migliori otto atlete di ogni attrezzo. Vale, come in tutte le competizioni internazionali, la regola dei passaporti: massimo due atleti della stessa Nazione in finale.

 

Nell’edizione di Pescara 2009, l’Italia non fu galattica e andò in shock quando Andrea La Spada si infortunò gravemente al volteggio rischiando la paralisi (che fortunatamente non arrivò, ma quel momento segnò la fine della carriera della giovane promessa pavese). La formazione, oltre ad Andrea, era composta da Paola Galante (bronzo alle parallele), Elisabetta Preziosa (argento nel generale e bronzo alla trave) e da Emily Armi (bronzo al corpo libero). Insieme vinsero l’argento a squadre, perdendo di un solo decimo dalla Francia della stella Youna Dufournet.

Ad Almeria 2005, invece, una fantascientifica Vanessa Ferrari dominò in lungo e in largo realizzando un record praticamente imbattibile: andò a medaglie in tutte le discipline, conquistando cinque ori e l’argento alle parallele.

 

Appuntamento a domani con un nuovo approfondimento. Vi terremo compagnia tutti i giorni per scoprire sempre più da vicino le ragazze, la competizione, la storia dell’Italia ginnica ai Giochi e tanto altro ancora.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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