Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2013, le pagelle della 13esima tappa

Pubblicato

il

254 lunghi chilometri da Busseto a Cherasco per la 13esima tappa del Giro d’Italia 2013, accompagnato anche dal bel tempo. Con le pagelle andiamo ad analizzare le prestazioni dei protagonisti.

CAVENDISH Mark, voto 9: sono quattro vittorie per il corridore dell’Isola di Man in quest’edizione del Giro. Oggi non ha neppure avuto bisogno della squadra a supportarlo nei chilometri finali, riuscendo a vincere anche con una volata solitaria e di rimonta. Il valore è ancora maggiore considerando le difficoltà altimetriche che avrebbero potuto metterlo in difficoltà.

NIZZOLO Giacomo, voto 8: il Giro sta scoprendo, sempre di più, un ottimo velocista. La sua volata è simile a quella del Cav e addirittura rimonta nel finale. Non abbastanza per la vittoria, ma il suo secondo posto può soddisfarlo alla luce di quanto fatto vedere sull’asfalto.

MEZGEC Luca, voto 7.5: continua a cogliere piazzamenti il velocista della Argos, chiamato a sostituire Degenkolb, ormai ritirato. E lo fa in maniera egregia anche nella difficile frazione odierna.

LANCASTER Brett, voto 6.5: anche lui fa le veci di un campagno, dato che Matthew Goss ha pagato le salite staccandosi dal gruppo principale. Il risultato, un quarto posto, non può certamente essere buttato.

VIVIANI Elia, voto 5: a 3oo metri dal traguardo sembrava tutto perfetto. Il treno della Cannondale lo stava pilotando verso una volata di testa, con Cavendish molti metri più indietro. Invece qualcosa non ha funzionato e l’italiano non è riuscito a sviluppare la sua progressione verso il traguardo, chiudendo quinto.

BELLETTI, BENNATI, POZZATO voto 6: si piazzano in una volata non facile, ma sembrano lontani dai primi in questo frangente di gara.

CARUSO Giampaolo, voto 7: sui saliscendi finali evade assieme ad altri corridori ed è l’ultimo ad essere riassorbito dal gruppo a 1500 metri dalla conclusione. La gamba è sembrata buona e la sua azione, per alcune centinaia di metri, ha fatto sperare la Katusha e i suoi tifosi.

LASTRAS Pablo, voto 7: lui, invece, è l’ultimo a resistere dalla prima fuga. Una volta ripreso si mette anche a disposizione dei compagni, dimostrando di avere le gambe e il cuore che l’hanno sempre contraddistinto.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *