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Rugby, Sei Nazioni 2016: Italia tra rinnovamento e vecchia guardia

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Rilancio e Restyling. Su questi due precetti l’Italia del confermato Commissario Tecnico Jacques Brunel fonda l’imminente Sei Nazioni, il quale per gli Azzurri partirà il 6 febbraio allo Stade de France contro i padroni di casa transalpini. D’altronde era necessaria una ‘rinfrescata’ dopo due anni di declino culminati con la modesta Coppa del Mondo in cui, per il rotto della cuffia, la compagine tricolore ha riconfermato la presenza all’edizione successiva del 2019 in Giappone. Pertanto, ecco dieci nuovi “uncapped”, ossia in attesa di scendere in campo per la prima volta con la divisa azzurra in una partita ufficiale. Tuttavia, dato l’elevato coefficiente di difficoltà del torneo, contro tre partite in trasferta su cinque e un Cucchiaio di Legno da scongiurare, lo zoccolo duro è stato comunque confermato quale pietra angolare sulla base della quale (ri)costruire la squadra.

I CONVOCATI DELL’ITALIA PER FRANCIA E INGHILTERRA

Come detto, la vecchia guardia, al netto degli infortunati (ultimo in ordine di tempo Leonardo Ghiraldini, che salterà sicuramente i primi due match), è stata richiamata. Proprio loro, tra quelli maggiormente sotto la graticola per la protesta sui gettoni-presenza e per le deludenti prestazioni in Terra d’Albione, sono nuovamente chiamati a non far crollare un movimento italiano che si trova ormai in ginocchio: i buoni auspici risalenti agli ultimi anni, quando si incappava in sconfitte onorevoli, riuscendo in alcune circostanze a portare a casa vittorie storiche (Galles 2007, Francia 2011 e 2013, Irlanda 2013) sembrano un lontanissimo ricordo. Ad oggi, se si fa eccezione di un eterno Sergio Parisse, eletto miglior giocatore del prestigioso campionato francese Top 14, appaiono logori e forse non troppo motivati. In ambito internazionale, le sole Zebre parmensi regalano sporadici sorrisi al rugby italico, mentre Treviso non riesce ad ottenere una vittoria in Pro 12 addirittura dal 2013.

Con il nostro numero 8 come caposaldo, Brunel confida in una linea di avanti che appare rinnovata più per forza che per volontà. Assenti Ghiraldini e Aguero, ecco che si propongono, rispettivamente quali pilone e tallonatore, gli esordienti Lovotti (Zebre) e Gega (Treviso), mentre il ritrovato Castrogiovanni sarà presumibilmente l’altro tallonatore. Seconda linea interamente trevigiana con Biagi e Bernabò, ecco che, accanto al capitano, potrebbero esserci sorprese, con il neo-azzurro Jacopo Sarto, fratello di Leonardo, scalpitante in rampa di lancio dopo le buone prestazioni in Pro 12 con le Zebre, ad affiancare Zanni come flanker. Passando alla trequarti, saldo Gori in mischia, Canna ormai rodato in apertura, l’ultima linea si affiderà al talento del giovane gioiello di Exeter Michele Campagnaro (centro, assieme al parmense Garcia), alla spinta in ala di Leonardo Sarto e di un Andrea Pratichetti che verrebbe schierato fuori ruolo, vista la poca esperienza degli esordienti Odiete e Bellini, i quali giocano in Eccellenza italiana.

Intervistati da Repubblica, Parisse e il CT Brunel hanno riposto fiducia nel team Italia, proponendosi perfino come sorpresa della manifestazione. Il fatto è che l’impresa perfino di una vittoria sarà difficile da realizzare. C’è chi auspica una vittoria addirittura allo Stade de France. E’ vero che la Francia che affronteremo non è certamente quella che rischiò di soffiare il titolo mondiale del 2011 agli All Blacks a casa loro, però i transalpini difficilmente sfigureranno davanti al loro pubblico, in un clima ancora teso dopo i terribili fatti del 13 novembre scorso. Quanto al match considerato come clou per evitare il Cucchiaio di Legno, all’Olimpico contro la Scozia, questi ultimi appaiono favoriti, grazie alla definitiva consacrazione di elementi di talento come Russel e Hardie: non è escluso che davvero possano dar fastidio anche ai piani alti. Infine, davvero improbabili sembrano le trasferte con Galles e Irlanda, dove gli azzurri rischiano di essere vittime sacrificali, così come nella gara interna contro l’Inghilterra.

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Foto: Facebook/FIR