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Canottaggio, Mondiali 2015: quattro senza orgoglio d’Italia, flop quattro di coppia e settore femminile

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“Mi aspetto un sussulto di orgoglio da canottaggio e ciclismo”. Queste le parole del Presidente del Coni Malagò qualche giorno fa a ‘La Gazzetta dello sport’ dopo il pessimo mondiale di atletica. Questa reazione è parzialmente arrivata da Aiguebelette con delle note stonate di cui parleremo più avanti.

A far comparire l’Italia nel medagliere (stranamente a secco nelle specialità non olimpiche) ci ha pensato il quattro senza di Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino. Equipaggio giovane, sempre sul pezzo in tutti gli appuntamenti pre-mondiali e arrivato nel picco di forma nel momento decisivo della stagione (clicca qui per la cronaca). Confermarsi, tuttavia, non è cosa semplice e il ritorno di Lloyd sulla barca australiana potrebbe essere uno stimolo in più per continuare il percorso di crescita che ha portato i quattro moschettieri azzurri sul tetto del mondo. Nessuna medaglia ma un mix di emozioni e voglia di riscatto per Niccolò Mornati che a Rio prenderà parte alla sua quarta Olimpiade insieme a Vincenzo Capelli nel due senza. La coppia dell’Aniene ha saputo rilanciare una specialità per la quale non si nutrivano grandissime speranze sino a qualche settimana fa.

L’altra nota positiva sono le finali olimpiche conquistate, che contando quelle di doppio pl e quattro senza pl e la finale B del doppio senior, fanno dell’Italia la decima nazione al mondo in termini di pass olimpici. Il trend rispetto alle rassegne iridate pre-olimpiche precedenti è positivo, era dal 2003 che non si conquistavano così tante finali a 365 giorni dall’appuntamento a cinque cerchi. È pur vero però che alla vigilia si era parlato di 7-8 biglietti per Rio da portare a casa, obiettivo non raggiunto per una serie di equipaggi che non hanno fornito quanto ci si aspettava.

Non considerando negativo il pass mancato nell’otto, straordinario nel centrare la finale, è stato il quattro di coppia la vera delusione. Lo scioglimento del doppio Battisti-Fossi, unica barca salita sul podio ad Amsterdam 2014, e l’inserimento del miglior singolista italiano Francesco Cardaioli, non hanno prodotto infatti nessun risultato. Un flop completo con un equipaggio rivelatosi più debole rispetto a quello proposto a Lucerna. A complicare i piani ci si è messo pure l’infortunio di Paolo Perino, inizialmente scelto come compagno di Romano Battisti nel doppio e sostituito comunque alla grande dal 18enne Giacomo Gentili.

Non soddisfano nemmeno le prestazioni del settore femminile. Se due settimane fa ai Mondiali di canoa, le azzurre avevano confermato le prestazioni degli ultimi anni (lontane dal resto del mondo), nel canottaggio questo non è accaduto. Su Laura Milani ed Elisabetta Sancassani abbiamo discusso più volte, le campionesse del mondo di due anni fa hanno pagato a caro prezzo tutta una serie di guai fisici nel corso della stagione. Diverso invece il discorso sugli altri equipaggi, alcuni dei quali come il doppio senior, sulla carta in grado di strappare il pass a cinque cerchi o quantomeno di passare qualche turno in più. Così non è stato e le probabili di dimissioni del responsabile Claudio Romagnoli fanno capire che qualcosa non è andato nel verso giusto.

Foto federazione italiana canottaggio

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francesco.drago@oasport.it

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