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Sci alpino, le possibili convocate dell’Italia per le Olimpiadi. Incognita slalom, pochi ballottaggi nella velocità

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Elena Curtoni / Lapresse

Quando manca poco meno di un mese al termine del periodo di qualificazione olimpica, l’Italia è quasi certa di poter sfruttare il contingente massimo nello sci alpino femminile in occasione dei Giochi di Milano Cortina 2026. Sono ben 11 nel complesso (tra tutte le specialità) le donne azzurre che potranno prendere parte alla rassegna a cinque cerchi, anche se non è esclusa l’ipotesi di vederne magari solo nove o (più probabilmente) dieci in gara sull’Olympia delle Tofane.

Ad oggi, considerando ormai altamente probabile il recupero dall’infortunio di Federica Brignone, dovrebbero essere al massimo cinque le italiane impegnate nelle gare veloci: Sofia Goggia, Brignone, Laura Pirovano, Elena Curtoni (forse solo in supergigante) e Nicol Delago (eventualmente solo in discesa libera). Le due stelle del movimento tricolore verranno schierate poi anche in gigante insieme a Lara Della Mea e Asja Zenere.

Per arrivare a quota 11 sarebbe necessario convocare dunque quattro slalomiste pure, che non partecipano ad altre specialità individuali durante le Olimpiadi, ma ciò non potrà accadere. In assenza dell’infortunata Marta Rossetti, Della Mea è infatti attualmente di gran lunga l’azzurra più competitiva tra i pali stretti mentre per gli ultimi tre slot c’è grande incertezza.

Martina Peterlini non sta brillando in questo avvio di stagione al rientro da un infortunio ma ha già centrato una top20 ed è quindi virtualmente qualificata, mentre per gli altri due posti saranno decisive le gare in programma da qui a fine gennaio. Le candidate principali sono Emilia Mondinelli (27ma a Levi) e Giorgia Collomb, ma se non dovessero arrivare delle risposte positive nelle prossime settimane allora la direzione tecnica potrebbe anche dare una chance ad almeno una giovane promessa che deve ancora affacciarsi al circuito maggiore.