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Nuoto

Sara Curtis più adatta ai 50 che ai 100: fase della carriera o tendenza anche nel lungo periodo?

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Sara Curtis
Sara Curtis / LaPresse

Calato il sipario della penultima giornata di agre a Lublino, dove si stanno svolgendo gli Europei di nuoto in vasca corta, l’azzurra Sara Curtis ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 stile libero. Con il tempo di 51.29, a soli tre centesimi dal record italiano stabilito in mattinata, la piemontese è riuscita a salire sul podio,  di quella che non è nemmeno la sua gara preferita.

I meno esperti, vedendola partire in corsia 4, potranno pensare che questo sia un risultato deludente o che la 19enne sia più pronta in questo momento per la gara più corta dei 50, invece che nei 100. Tuttavia, vanno fatte alcune considerazioni. Prima su tutte, il fatto che l’azzurra, sebbene di caratteristiche molto esplosive, abbia realizzato già nella semifinale di ieri il nuovo primato italiano, che era di Federica Pellegrini. Cosa più importante, il tempo stabilito è stato di un secondo migliore del precedente stabilito tra l’altro nelle batterie di ieri.

Secondo fattore, è la condizione dell’atleta. Sebbene i nostri azzurri ci tengano a specificare che non vogliono usare giustificazioni, queste sono comunque da considerare come buone spiegazioni. La classe 2006 ha detto ai microfoni della Rai di non essersi sentita molto bene per il raffreddore prima della finale dei 100 stile, il che può avere influito sulla sua condizione più che fisica, mentale. Nonostante questo, e nonostante la stanchezza mentale, dovuta, dopo una finale e due semifinali, l’azzurra è riuscita comunque a replicare il tempo della mattina, aggiungendo solo pochi centesimi.

Terzo fattore da analizzare è il fatto che, complice un programma gare masochista nei confronti degli atleti, Curtis era già alla terza chiamata della serata. L’italiana infatti aveva già dovuto affrontare in questo pomeriggio le semifinali dei 50 dorso e dei 50 stile libero. Nei due eventi inoltre l’azzurra guadagnato l’accesso in finale, rispettivamente con il terzo e il secondo tempo.

Nei 50 dorso l’atleta ora in forza all’Università di Virginia,  ha stabilito in mattinata il record italiano scendendo per la prima volta sotto la soglia dei 26, con 25.97. Nei 50 stile invece l’azzurra non si è allontanata dal suo personale stabilito questa stessa mattina (23.45), peraltro vicinissimo al primato italiano di Silvia Di Pietro. Questo fa ben sperare senz’altro per la finale di domani, che però avrà come favorita per l’oro la polacca Wasick, reduce dalla tripla corona della Coppa del Mondo  proprio in questo evento e adiuvata dal fattore casa. Inoltre, come affermato speso, i 50 sono una gara in cui tutto può succedere, il che fa credere che l’evento di domani sarà ancora più imprevedibile dei 100.

La frequenza di bracciate e la preferenza chiara di Sara Curtis per i 50, fanno credere senz’altro che l’azzurra si indirezzerà di più verso questa gara, soprattutto in chiave vasca lunga. In quel caso infatti, la subacquea, ancor di più sviluppata durante i sui primi mesi di allenamento negli Stati Uniti, e la distintiva frequenza di bracciate, mostrano la loro forza completa nella distanza più corta. In vasca corta invece, l’atleta può dimostrare un grande livello anche nei 100 stile, gara in cui comunque l’azzurra ha decisamente molti margini di miglioramento e non si preclude niente.

Ricapitolando, Sara Curtis oggi ha nuotato il record italiano nei 50 dorso, si è qualificata per la finale dello stesso evento con il terzo tempo; si è avvicinata al record dei 50 stile per due volte, stabilendo anche il suo personale e ha vinto il primo bronzo europeo nei 100 stile libero. Dovessimo giudicare la sua futura carriera soltanto da questo pomeriggio, potremmo insomma dire che Sara Curtis, riserverà ancora moltissimo in futuro, sia per quanto riguarda i 50, sia per quanto rigaurda i 100 stile.

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