Nuoto
Pagelle Europei nuoto 2025: Italia super con le staffette, ma tanti risultati sottotono nelle gare individuali
PAGELLE EUROPEI NUOTO IN VASCA CORTA LUBLINO 2025 PRIMA GIORNATA
COSTANZA COCCONCELLI 5.5: Giornata in chiaroscuro per la bolognese che al mattino nei 100 misti trova una prova ordinata e sufficiente per entrare tra le semifinaliste, ma nel pomeriggio non riesce a imprimere alla gara il cambio di passo necessario per competere con le migliori, restando troppo lontana in una specialità che richiede precisione assoluta nelle fasi subacquee e nelle virate; resta una prestazione discreta ma non brillante.
ANITA GASTALDI 7: Buon cammino nei 100 misti per l’azzurra che in batteria firma il suo primato personale mostrando una condizione in crescita e una frazione a dorso altamente competitiva; in semifinale non riesce a confermarsi allo stesso livello e paga una seconda parte di gara meno incisiva, ma il progresso cronometrico e l’ingresso tra le migliori sedici restano segnali importanti in ottica stagione.
CARLOS D’AMBROSIO 5: Si salva al mattino nei 200 stile libero con una rimonta convincente nel finale che gli consente di prendere un posto in semifinale, ma nel turno decisivo resta lontano dai suoi standard e dalla brillantezza che lo aveva caratterizzato in passato, finendo per perdere contatto già nella parte centrale della gara; una prova sotto tono che non rispecchia il suo reale valore.
FILIPPO MEGLI 4.5: Lontano dal suo standard abituale, il fiorentino non riesce mai a entrare davvero in gara nei 200 stile libero e la sua batteria lo vede troppo defilato sin dalle prime bracciate, senza quella progressione che in passato gli aveva permesso di rimanere in linea con i migliori; una giornata da dimenticare.
MARCO DE TULLIO 4.5: Anche per lui i 200 stile libero si rivelano una prova complicata in cui non trova fluidità né ritmo, rimanendo immediatamente staccato e senza possibilità di giocarsi l’accesso alla semifinale; una prestazione che conferma una condizione ancora lontana da quella ideale.
MANUEL FRIGO 5.5: La batteria dei 200 stile non gli regala il passaggio del turno e il veneto non trova quella continuità nei parziali che solitamente rappresenta uno dei suoi punti di forza; resta una prova discreta nelle sensazioni ma insufficiente sul piano cronometrico.
ANNA CHIARA MASCOLO 6.5: Bene al mattino con un passaggio del turno convincente e una gestione della gara ordinata, molto meno in semifinale dove non riesce a tenere il ritmo elevatissimo imposto dalle big europee, rimanendo troppo lontana dai riferimenti per pensare a un piazzamento di prestigio; una giornata a metà.
ALESSANDRA MAO 8: Splendida la quattordicenne che nuota prima il personale in batteria e poi lo migliora ulteriormente in semifinale mostrando una maturità notevole per età, restando a lungo nel gruppo centrale della gara e dimostrando di poter già competere a livello internazionale; risultato di spessore e prospettiva brillante.
LUDOVICO VIBERTI 5.5: Schierato in mattinata nella 4×50 mista mista non riesce a imprimere alla sua frazione la solidità necessaria per stare al passo dei migliori, pagando un avvio complicato e qualche indecisione tecnica; sufficiente per evitare il disastro, ma lontano dagli standard richiesti in una staffetta.
FRANCESCO LAZZARI 8.5: Discreto al mattino nella 4×50 mista mista dove svolge il suo compito senza sbavature, ottimo in finale quando firma una prestazione di grande carattere e aiuta in modo determinante la squadra a conquistare l’oro con un’apertura solida e sicura; giornata da protagonista.
AGATA MARIA AMBLER 6: La sua frazione mattutina nella 4×50 mista mista è corretta e ordinata, senza picchi ma anche senza errori evidenti, contribuendo a tenere l’Italia in corsa per la qualificazione; un turno preliminare interpretato con attenzione.
SILVIA DI PIETRO 7: Male nella finale dei 50 farfalla dove chiude ultima e non riesce a ritrovare la brillantezza del giorno precedente, decisamente meglio nella staffetta mista mista in cui firma una frazione convincente che tiene l’Italia in carreggiata prima del capolavoro finale di Curtis; giornata in chiaroscuro ma l’oro alla fine vale più di ogni delusione.
SIMONE STEFANÌ 8: Ottimo quarto posto nei 50 farfalla con primato personale e una gara gestita con coraggio, restando a contatto con i big fino all’ultimo metro e sfiorando una medaglia prestigiosa; un passo avanti importante nella sua crescita in vasca corta.
MICHELE BUSA 5: In linea con quanto mostrato nelle fasi precedenti, l’azzurro centra l’ingresso in finale ma non riesce a trovare un guizzo in più e termina ottavo lontano dal personale, pagando una partenza non brillante e una chiusura poco incisiva; prova insufficiente sul piano cronometrico.
LORENZO MORA 7: Quinta posizione nei 200 dorso al termine di una gara costruita con intelligenza, lasciando andare i più forti nella prima parte per poi rientrare con decisione nella seconda metà, dove risale posizioni con la sua consueta efficacia; non arriva la medaglia ma la prestazione resta positiva.
SIMONE CERASUOLO 8: Coraggioso all’estremo nella finale dei 100 rana dove forza i primi 50 per provare a sorprendere Corbeau e giocarsi l’oro, pagando nel finale una condotta aggressiva che gli costa il podio; meglio nella 4×50 mista mista dove firma una frazione solida che contribuisce all’oro; giornata intensa, tra delusione individuale e gioia di squadra.
NICOLÒ MARTINENGHI 6: Non è in forma e lo si vede, ma tira fuori tutto ciò che ha oggi e chiude settimo nei 100 rana difendendosi con esperienza in una gara che non rispecchia il suo vero livello; una prova generosa pur in evidente difficoltà.
SARA CURTIS 9: Straordinaria nella frazione finale della 4×50 mista mista con cui ribalta la gara e trascina l’Italia a un oro memorabile, nuotando con lucidità, potenza e freddezza nei 50 metri più pesanti della giornata; prestazione da campionessa vera.
