Nuoto
Nuoto, 4×50 mista mixed ancora sul tetto d’Europa in vasca corta! Cerasuolo e Stefanì sfiorano il podio
Calato il sipario sulla seconda giornata di semifinali e di finali degli Europei di nuoto in vasca corta a Lublino. Nella piscina da 25 metri polacca, un day-2 in cui l’Italia si è confermata eccellente nelle prove a squadre, come era accaduto. In questo modo il bilancio dopo due giorni è di 2 ori e 2 argenti.
Si parte dalla fine, con la staffetta 4×50 mista mixed nostrana che, come aveva fatto due anni fa in Romania, si è portata a casa il metallo più pregiato. Eccellente l’apertura a dorso di Francesco Lazzari in 22″88, a seguire Simone Cerasuolo a rana in 25″67, Silvia Di Pietro a farfalla in 24″62 e Sara Curtis a stile libero in 22″92. Record dei campionati per gli azzurri in 1’36″09 davanti ai Paesi Bassi (1’36″18) e alla Polonia (1’36″98).
Finale dei 100 rana uomini amara per il Tricolore. Si sperava che Cerasuolo e Nicolò Martinenghi potessero fare il colpo, ma il cronometro non ha sorriso. Il romagnolo ha concluso in quarta posizione in 56″33 e Tete settimo in 56″78, in una gara in cui l’olandese Caspar Corbeau ha mantenuto le attese, vincendo l’oro in 55″85. A completare la top-3 il turco Emre Sakci (56″22) e l’austriaco Luka Mladenovic (56″27). Nella medesima prova tra le donne superba prestazione dell’estone Eneli Jefimova (1’02″32, record dei campionati) davanti alla belga Florine Gaspard (1’03″73) e all’israeliana Anastasia Gorbenko (1’03″90).
Nelle semifinali dei 200 stile libero femminili e maschili, solo Alessandra Mao ha motivi per cui essere soddisfatta. La 14enne veneta ha letteralmente sbriciolato il suo personale, già migliorato al mattino, togliendo un secondo e mezzo dal proprio crono e portando il proprio limite 1’54″95. Decima la classe 2011 del Bel Paese, a mezzo secondo dal pass per la finale. Un po più lontana Anna Chiara Mascolo (12ª in 1’55″49). Nella graduatoria complessiva la britannica Freya Colbert ha aperto le acque in 1’51″94. Tra gli uomini, si era compreso che Carlos D’Ambrosio non fosse al top della forma in questo campionato. Le sensazioni delle heat mattutine si sono un po’ replicate nella sessione serale, dove l’azzurro ha nuotato un tempo simile alle batterie (1’42″56), peggiorando di 4 centesimi e chiudendo in quattordicesima posizione nel computo complessivo, a 0″56 dall’ultimo tempo utile per essere nella top-8. A svettare sono stati con lo stesso crono il britannico Duncan Scott e il belga Lucas Henvenaux (1’41″56).
Nella finale dei 200 dorso maschili Lorenzo Mora non è riuscito a confermare il titolo del 2023 a Otopeni. La condizione del nuotatore nostrano non è la stessa e, per questo motivo, va valutata positivamente la prestazione dal momento che di benzina nel serbatoio non ce n’era molta. Mora è stato capace di abbattere il muro dell’1’50”, col tempo di 1’49″74, non andando così lontano dal bronzo del ceco Jan Cejka (1’49″43). Oro, col primato mondiale/europeo juniores, per l’irlandese John Shortt (1’47″89), che ha messo la mano davanti al francese Mewen Tomac (1’48″62) e a Cejka. 200 dorso donne, invece, in cui la spagnola Carmen Weiler Sastre si è tinta d’oro in 2’01″66, precedendo la britannica Katie Shanahan (2’02″79) e la transalpina Pauline Mahieu (2’03″02).
Di Pietro non è riuscita a spingersi oltre i suoi limiti nei 50 farfalla donne e la nuotatrice romana non è stata in grado di seguire l’ottimo trend del primo giorno. Di Pietro ha peggiorato la sua prestazione rispetto alla semifinale, giungendo ottava in 25″36. Il successo è andato alla danese Martine Damborg, che ha stabilito il nuovo record europeo juniores di 24″61 a precedere di 0″23 la belga Roos Vanotterdijk e di 0″32 la francese Beryl Gastaldello (24″93). Nella medesima distanza al maschile lo svizzero Noè Ponti ha alzato la voce, siglando un crono da 21″54 e conquistando il metallo più pregiato. Argento e bronzo per l’ungherese Szebasztian Szabo (21″89) e il francese Maxime Grousset (21″99). Quarto un ottimo Simone Stefanì che in 22″13 ha stabilito il proprio personale, solo ottavo invece Michele Busa (22″44).
Nelle semifinali dei 100 misti donne Anita Gastaldi e Costanza Cocconcelli non hanno centrato l’accesso in finale, concludendo col 12° e 13° tempo di 59″22 e di 59″24. Nel penultimo dei 100 misti uomini i duello tra Ponti (51″24) e Grousset (51″37) si preannuncia interessante in vista di domani.
