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Ciclocross

Mathieu van der Poel spiega: “Non sono andato subito a tutta, fondamentale la gestione”

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Mathieu van der Poel
Mathieu van der Poel - IPA/Sport

E sono tre. Messe a referto le vittorie a Namur e Anversa, la classe di Mathieu van der Poel si è espressa anche nel prestigioso appuntamento del ciclocross a Koksijde. Un tris d’autore per l’asso olandese che ha dato una conferma sulla sua condizione, viste le prestazioni di altissimo livello di cui si è reso protagonista.

Un’affermazione costruita non solo con la forza delle proprie gambe, ma anche con la capacità di leggere la corsa. Van der Poel, infatti, ha fatto la differenza nella seconda parte della gara, riuscendo ad affrontare con grande abilità le difficoltà del percorso. Non è un caso che il sigillo si sia concretizzato nel momento di affrontare i tratti più difficili della prova.

L’attacco decisivo è arrivato nel quarto giro, diversamente rispetto a quanto fatto ad Anversa dove aveva deciso di impostare il ritmo con una certa intensità fin dalla prima tornata. “Ogni giorno è diverso e in questo periodo, con 11 gare in 16 giorni, non si può spingere sempre al massimo dall’inizio alla fine. Bisogna sapersi gestire“, ha spiegato ai microfoni di Sporza.

Su un circuito come questo è più facile fare la differenza, soprattutto se si esce bene dai settori di sabbia. Sono soddisfatto della mia tecnica, ma non sono ancora al 100%“, ha sottolineato l’oranje. Gestione delle energie fondamentale, anche per il calendario previsto: “Non devo impegnarmi al massimo in ogni gara dall’inizio alla fine. Ogni giorno diventa più difficile, soprattutto con gare consecutive. Ad Hofstade sarà il terzo giorno di corsa di fila e penso anche a tutto quello che deve ancora venire“.

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