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Giro d’Italia 2026: svelato il percorso, si parte dalla Bulgaria. Non mancano le salite, una sola cronometro
Tolto il sipario sull’edizione numero 109 della Corsa Rosa: scatterà dalla Bulgaria, con un’ennesima partenza dall’estero, il Giro d’Italia 2026. Prima tappa, l’8 maggio, da Nessebar, conclusione ovviamente nella Capitale, a Roma, il 31 maggio.
Prima frazione con arrivo a Burgas, che assegnerà la prima Maglia Rosa, molto probabilmente ad un velocista. Simbolo del primato che cambierà il giorno successivo: si vedono le prime salite nei 220 chilometri verso Valiko Tarnovo. Terza frazione con arrivo in quel di Sofia per concludere il weekend bulgaro.
Si ripartirà poi dal Bel Paese, precisamente dalla Calabria: da Catanzaro a Cosenza, in una frazione mossa. Occhio anche alla giornata successiva con arrivo a Potenza e diversi metri di dislivello, senza però le vere montagne. Ancora una volta passaggio suggestivo verso Napoli, poi la prima vera montagna, in Abruzzo, il Blockhaus. Nelle Marche ecco gli strappi: arrivo a Fermo molto duro, poi ancora un arrivo in montagna a Corno alle Scale per chiudere la prima settimana.
Giorno di riposo e si riparte con la prima ed unica cronometro individuale: Viareggio-Massa, di 40 chilometri, completamente pianeggiante e dunque per specialisti. In Liguria si arriva a Chiavari, ancora con una frazione mossa, il giorno successivo a Novi Liguri invece potrebbero tornare protagonisti i velocisti. La frazione di Verbania anticipa il primo tappone alpino: da Aosta a Pila, breve ma ricco di montagne. A chiudere la seconda settimana, protagonisti i velocisti in un circuito da percorrere a Milano.
Si riparte, dopo l’ultimo giorno di riposo, dalla Svizzera: sconfinamento da Bellinzona a Carì. Due frazioni interlocutorie quelle tra Andalo e Pieve di Soligo, poi il gran finale: Passo Duran e Passo Giau nella tappa che arriva ad Alleghe, poi la doppia scalata a Piancavallo a decidere la Maglia Rosa. Gran finale, come previsto, in quel di Roma.
