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Giorgio Piola: “La Ferrari arriverà ai test 2026 con ancora più ansia. Russell non é amico di Antonelli”
Giorgio Piola è stato ospite di Motor News, trasmissione che va in onda sul canale YouTube di OA Sport, dove ha tracciato un bilancio del Mondiale di F1 2025, appena concluso, stilando una sorta di pagella dell’annata andata in archivio e sottolineando i meriti dei giovani piloti.
Sul Mondiale appena concluso: “Una stagione emozionante. Ad un certo punto si è persino ribaltato tutto lo scenario, perché siamo arrivati a Silverstone, con la vittoria di Norris, che si pensava un dominio totale, si parlava di noia, di un campionato ormai deciso, da Zandvoort in poi si è ravvivato, si è intromesso tra i due della McLaren un Verstappen magico. Bisogna proprio dire che Andrea Stella ha fatto un paragone giustissimo, un pilota contro una macchina, un pilota contro una squadra, perché la rimonta della Red Bull, d’accordo, è stata anche sul punto tecnico molto vivace, perché la squadra ha preparato quasi ad ogni appuntamento degli sviluppi, ma tutta la rincorsa, tutto il pathos che ha creato nel finale di Abu Dhabi con addirittura tutti i tre piloti in teoria in lizza per il titolo mondiale, è tutto merito di Verstappen. In questo caso c’è da dire che in Formula 1 la solita frase ‘Non ci si può mai sedere’, ha avuto la conferma perché la McLaren giustamente ad un certo punto ha pensato di fermare lo sviluppo per la stagione 2025, concentrarsi sul 2026, ed invece è partita a quel punto la rincorsa in casa Red Bull. Sono stati bravissimi anche dal punto di vista della strategia, per esempio, ad Abu Dhabi la Red Bull ha indovinato in maniera incredibile tutta la strategia, mentre la McLaren ha fatto una strategia difensiva per entrambi i piloti per non creare ingiustizie, ma che in definitiva è stato praticamente un suicidio per la vittoria, però è andata bene, perché ad Abu Dhabi ha vinto il pilota più veloce, però poi il titolo è andato alla squadra ed al pilota che in definitiva lo hanno meritato di più“.
Le pagelle del 2025: “La McLaren, se uno dovesse dare un voto, 10, soprattutto dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista della strategia, credo che la Red Bull in questo caso sia proprio una squadra proprio di racer, son veramente estremamente pronti, velocissimi nelle decisioni, anche a ribaltare situazioni tecniche, a prendersi dei rischi. Io ho visto spessissimo, stando davanti ai box, fare esperimenti ancora in FP3, scaravoltare la vettura tra un giorno e l’altro con soluzioni tecniche, ed anche lo stesso fatto di puntare su Verstappen ed avere un solo pilota, è un handicap per la lotta della coppa costruttori, ma dal punto di vista della lotta per il titolo piloti è un grandissimo vantaggio. Credo che in definitiva alla Red Bull non dispiaccia questa situazione, perché gli ha permesso, per esempio, senza andare troppo oltre il budget cap di puntare tutto su Verstappen. Per esempio, tutti gli accorgimenti erano sempre tutti su di lui, anche tutti i tecnici erano sempre accanto alla vettura di Verstappen, quindi una concentrazione massiccia. Detto questo, purtroppo, in questa stagione è mancata la Ferrari, le aspettative erano tante, e qui poi ci riallacceremo anche a quello che è il 2026, perché questo tema della preparazione invernale è un tema che nel 2026 sarà ancora importante. Durante la pausa invernale le squadre quando progettano la nuova monoposto si mettono target ed obiettivi da raggiungere in tutti i settori, nel motore, nell’efficienza, nell’aerodinamica, nelle sospensioni. Ovviamente in casa Ferrari avevano superato tutti quelli che erano i loro target, i loro limiti, quindi nelle dichiarazioni di inizio stagione c’era una certa sicurezza, un certo anche desiderio di puntare entrambi i titoli mondiali, anche perché supportati dall’arrivo di Hamilton, sette volte campione del mondo, ed avendo fatto, diciamo, i compiti invernali bene, però questi compiti poi si devono confrontare coi compiti fatti dagli altri, e la vettura si è dimostrata subito non all’altezza, soprattutto della McLaren, e quindi ecco che è arrivata una stagione molto difficile. Quest’anno, per il 2026, ci sarà ancora questa ansia, questo timore del primo test sarà ancora più importante, perché non si potrà usare nessun parametro di riferimento della stagione 2025, perché in tutti i settori le monoposto 2026 sono cambiate in maniera radicale“.
La McLaren ad un certo punto ha sottovalutato gli avversari: “Se Max Verstappen fosse stato più competitivo prima, forse le cose sarebbero andate diversamente. Il problema è che alla McLaren, quando ad un certo punto tutti quanti dicevamo ‘Che noia, che noia, che noia’, hanno pensato veramente che la Red Bull non potesse fare questa rimonta, e quindi erano straconvinti che non ci potesse essere un avversario in grado di metterli in pericolo“.
Le sorprese della stagione: “Kimi Antonelli è stato veramente fantastico, anche perché essere così giovane ed essere in una squadra importante come la Mercedes, ovvio non c’è la pressione che si ha in casa Ferrari, però anche in casa Mercedes c’è pressione, e soprattutto aveva a fianco un pilota veloce come Russell, che di sicuro non era un suo amico, perché Russell è uno abbastanza che pensa ai fatti suoi, lo ha sempre dimostrato anche in precedenza con Hamilton, quindi il confronto di un clima così, non dico difficile, ma serio come quello della Mercedes, è stato veramente positivo. Anche Hadjar mi è piaciuto, perché ha fatto una stagione ottima, ma ma anche Bearman, soltanto che, per esempio, Bearman, è in una situazione più facile, perché è in una squadra senza pressione, dove non gli viene chiesto niente, deve fare il suo lavoro, ma tutti questi ragazzi sono stati veramente bravi. All’inizio si pensava chissà quali guai potessero fare, ma adesso tra simulatori, e poi sono giovani come carta d’identità, ma come mentalità di racing sono espertissimi, quindi veramente sono stati molto bravi ed Antonelli, per conto mio, è stato quello superiore a tutti quanti“.
