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Elia Viviani nuovo team manager azzurro: “Stiamo già pensando a Los Angeles 2028”
Elia Viviani ha messo la parola fine alla sua meravigliosa carriera da atleta e si appresta ad affrontare una nuova avventura come team manager della Nazionale italiana di ciclismo su strada e su pista. Il 36enne veneto proverà a trasmettere la sua grande esperienza ai corridori azzurri per cercare di estrarre quando più conta tutto il potenziale di un gruppo mediamente competitivo in cui spiccano alcune eccellenze assolute.
“Per me quella azzurra è come una seconda maglia, non le ho mai mancato di rispetto e questo è un ruolo che sa di ringraziamento da parte della Federazione. Ma lo è anche da parte mia per portare avanti un qualcosa che ho iniziato da atleta e che ora voglio continuare. Negli ultimi anni, a partire dall’oro di Rio, ho cercato di essere un riferimento per i ragazzi e voglio che continui ad essere così“, spiega il Campione Olimpico dell’omnium a Rio 2026.
“Non sarò più in bici, ma gli obiettivi non cambiano. Non devo più pedalare ma devo fare in modo che i ragazzi si esprimano al meglio per portare più atleti possibili alle prossime Olimpiadi. E portarli con ambizioni di medaglia. L’Olimpiade, da atleta o no, rimane il sogno e lavoreremo duro per questo. La sfida sarà sempre più ardua perché da Rio in poi si è sempre vinto un oro e sempre più medaglie. Le nazionali hanno un ciclo, ma siamo là e proviamo a starci il più possibile“, prosegue Viviani in un’intervista concessa all’ANSA.
Sulle prospettive del ciclismo italiano su strada: “Abbiamo un’ottima nidiata: da Pellizzari a Finn, passando per Tiberi, Milan che è il velocista più forte al mondo, Ganna che sogna di vincere la Sanremo o la Roubaix. Ganna è l’atleta che può vincere la Milano-Sanremo, vuole riprendersi il trono della crono e sappiamo quanto lavora quando si mette in testa una cosa. Abbiamo Milan che torna al Giro, che per noi italiani è una cosa particolare, un italiano al Tour de France non è la stessa cosa“.
Sul livello attuale ed in prospettiva 2028 della Nazionale su pista: “Tanti ragazzi della pista possono fare bene, c’è un bel gruppo, per le ragazze abbiamo il gruppo più forte al mondo e non abbiamo bisogno di ricambio generazionale. Los Angeles è più vicina di quello che sembra, le qualificazioni stanno per iniziare. Stiamo già pensando all’Olimpiade. Una richiesta a Babbo Natale? Fosse per me sommerei tutti i desideri da esprimere fino a Los Angeles 2028 chiedendogli che ci porti più medaglie possibili, magari d’oro“.
