Tennis
Chi sarà il terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz nel 2026? Tutti i possibili ‘candidati’
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono affermati come i principali protagonisti del circuito internazionale nelle ultime due stagioni. L’azzurro e lo spagnolo hanno equamente diviso il bottino degli Slam, conseguendo ciascuno quattro vittorie. Nel 2025, l’iberico ha trionfato in un numero record di tornei (8), concludendo la stagione al primo posto della classifica mondiale.
L’altoatesino, attualmente al n.2 ATP, ha raggiunto tutte le finali dei Major nello stesso anno, un’impresa riuscita nell’Era Open del tennis a soli altri tre giocatori: Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic. Ha inoltre conquistato sei titoli e ha messo il sigillo su tre dei cinque Big Titles dell’annata (Australian Open, Wimbledon e ATP Finals), in un anno ‘compromesso’ a causa della sospensione di tre mesi legata alla vicenda ‘Clostebol’.
A questo punto, ci si interroga su chi possa inserirsi in questo confronto in vista del 2026. Considerando la continuità e il livello di gioco espressi dai primi due del ranking, si è portati a ritenere che nessuno possa interrompere questo dualismo. Tuttavia, è possibile menzionare alcuni nomi, sebbene senza grandi certezze.
Il primo che viene in mente è Jack Draper. Il britannico ha raggiunto a giugno il picco di n.4, riuscendo a sconfiggere Alcaraz in uno dei suoi fortini (Indian Wells) e mettendo in mostra un tennis capace di mettere in difficoltà chiunque. Il suo principale ostacolo sono stati gli infortuni, che lo hanno costretto a un lungo periodo di inattività nella seconda parte del 2025. Se il suo fisico dovesse sostenerlo, è probabile che il mancino del Regno Unito possa presentare argomenti validi per contrastare Sinner e l’iberico.
Il secondo nominativo è quello di Joao Fonseca. Il brasiliano, vincitore dei suoi primi tornei nel massimo circuito a Buenos Aires e a Basilea, ha concluso l’annata al n. 24 ATP. Essendo un classe 2006, si può considerare un potenziale diamante grezzo, con capacità ancora da esprimere. Tale potenziale è stato evidenziato in alcune partite, come nella straordinaria vittoria al primo turno degli Australian Open contro il russo Andrey Rublev, in quel momento nella top-10. Sarà interessante osservare se riuscirà a mantenere la continuità necessaria per progredire ulteriormente e accedere all’élite.
Per quanto concerne gli altri, risulta difficile immaginare che gli statunitensi Taylor Fritz e Ben Shelton, rispettivamente n.6 e n.9 del mondo, possano raggiungere tale obiettivo. Le candidature del tedesco Alexander Zverev (n.3 ATP) e del canadese Felix Auger-Aliassime (n.5 del mondo) appaiono più solide, sebbene nel caso del tedesco sembri essersi instaurato un certo timore reverenziale nei confronti dei primi due della graduatoria. Per quanto riguarda il nativo di Montreal, i limiti nel rovescio, sebbene migliorati, suggeriscono che per lui sarà sempre complesso emergere.
Sarebbe auspicabile includere anche Lorenzo Musetti. Il toscano, attualmente n. 8 del ranking, ha compiuto un significativo salto di qualità nel 2025, guadagnandosi con merito l’accesso alla top-10. Le sue prestazioni e le sue caratteristiche possono far supporre che il suo status di terzo incomodo, però, possa manifestarsi esclusivamente nella stagione sulla terra rossa, come dimostrato nel 2025.
E poi vi è sempre lui, Novak Djokovic. Il vincitore di 24 titoli del Grande Slam ha concluso l’anno raggiungendo tutte le semifinali dei tornei Major. A 38 anni, nei tornei di maggiore rilevanza, ha dimostrato di essere il vero numero 3 del mondo e, qualora mantenesse un certo standard e considerando eventuali problemi di Sinner e Alcaraz, la possibilità di conquistare un ulteriore titolo Major potrebbe non essergli preclusa.
