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Basket, il 2026 sarà l’anno del rinnovamento per l’Italia. Tutti i possibili volti nuovi per Banchi
Con il ritiro di Danilo Gallinari, è definitivamente terminata un’era per l’Italbasket maschile. L’ultima competizione ufficiale il Gallo l’ha giocata con la maglia azzurra, quegli ultimi Europei che lo hanno visto tentare invano di ridurre il gap con la Slovenia negli ottavi. Di qui in avanti, sarà progressivamente cambio della guardia agli ordini di Luca Banchi, con Nicolò Melli che, quando potrà, sarà anche lui il senatore per eccellenza del gruppo.
Parlare di possibilità di volti nuovi è anche complicato quando si narra della nuova gestione Banchi, anche perché molte delle novità possibili l’attuale coach azzurro ha già avuto modo di provarle, con successo finora variabile. Del resto, il terreno è assai fertile per dare forma a una squadra azzurra che sarà quella del futuro, e i volti non mancano. Li si trovano tutti nelle Nazionali giovanili, qualcuno anche in NCAA.
Intanto ci sono quelli che hanno già debuttato e che, tra Europa e States, sono già attivi con valido profitto. Luigi Suigo è stato importante in Lituania, Diego Garavaglia sta crescendo in Germania. E c’è Dame Sarr, che era già entrato nelle rotazioni azzurre con Pozzecco, che è destinato a rientrarci una volta che le questioni d’America lo lasceranno libero (si sa che le università americane, e Duke non fa eccezione, hanno regole piuttosto stringenti). E poi ancora tutta da vedere è l’evoluzione di Francesco Ferrari, che è tra i migliori giocatori della Serie A2 e, nel prossimo anno, meriterebbe di essere visto al piano superiore. Senza dimenticare Elisée Assui, che dal finale di stagione 2025 è tra gli osservati speciali in quota Varese. Una Varese che ha già portato al basket italiano la speranza di avere in Matteo Librizzi un altro nome di cui ricordarsi in tempi ragionevoli.
E nel campionato italiano stanno provando a farsi spazio anche gli uomini d’oro dell’Under 20: tra i nomi da non dimenticare quello del play di Treviso David Torresani. Senza tenere fuori dai giochi Patrick Hassan, il classe 2007 che sta avendo effettivamente spazio in quel di Trento, dove però il grande nome sotto gli occhi di tutti è un altro. Quello di Cheickh Niang, che però non potrà essere utilizzato da Banchi fino al compimento dei 18 anni di età per questioni legislative che, senza ombra di dubbio, sarebbe bene risolvere un giorno o l’altro. E il tutto anche aspettando Maikcol Perez in virtù del grave infortunio che gli ha tagliato le gambe nella stagione a Baylor.
Senza allargare il discorso a tanti altri nomi di cui parecchio si è dibattuto, occorre rimarcare che anche giocatori di buon livello nell’attuale Serie A stanno avendo la loro chance. Il caso è quello di Luca Vincini, ma non è impossibile pensare che anche Alessandro Cappelletti potrà avere il suo momento nell’ampio novero di piccoli a disposizione del team azzurro. Ma i nomi sono davvero tanti.
