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Tadej Pogacar spiazza tutti: “Ho sempre pensato che Giro d’Italia e Vuelta a España dovrebbero invertire le date”
Una proposta che spiazza tutti, allo stesso modo di quando è in bicicletta e si toglie dalla ruota i suoi avversari. A Tadej Pogacar piace pensare e fare le cose diversamente dagli altri nel ciclismo e i risultati straordinari ottenuti a livello internazionale lo descrivono come uno dei corridori più forti che si siano mai visti.
E così, il fuoriclasse sloveno ha espresso una valutazione curiosa e spiazzante nello stesso tempo a Cyclingnews. Si parla di un vero e proprio stravolgimento del calendario, una rivoluzione secondo cui Giro d’Italia e Vuelta a España dovrebbero invertire le loro date, ovvero scambiarsi di posto nello schedule annuale.
Le ragioni di Pogacar nel suggerire quest’inversione tra i due GT si legano alle condizioni climatiche che caratterizzando le corse in questione: “Credo che portare la Vuelta a maggio e posticipare il Giro a fine agosto sia una soluzione che andrebbe incontro alle esigenze di tutti“, ha dichiarato a margine della Gran Fondo Pico de la Nieves, gara che sta disputando in questi giorni alle Canarie.
“Non lo so come mai nessuno c’abbia mai pensato prima, ma da sempre ho immaginato che un’inversione di date tra Giro e Vuelta finirebbe per portare benefici a entrambe le corse. Intanto in termini climatici: a maggio in Italia non è sempre bel tempo e alcune tappe di montagna rischiano di dover fare i conti con situazioni al limite, portando anche alla cancellazione di alcuni salite. In Spagna al contrario a fine agosto fa molto caldo, le temperature sono veramente torride e chiedere a un corridore di gareggiare dopo aver già dovuto fare i conti con il caldo al Tour non è per nulla semplice. Ecco, diciamo che oggi come oggi un’accoppiata Tour-Vuelta risulta molto più complicata di una tra Giro e Tour, e il clima in qualche modo contribuisce a tutto questo“, ha aggiunto Pogacar.
Giova ricordare che l’asso sloveno abbia affrontato la corsa a tappe spagnola in una sola circostanza, nel 2019, giungendo terzo alle spalle del connazionale Primoz Roglic e dello spagnolo Alejandro Valverde. Una Vuelta che lo rivelò al mondo del ciclismo, visti i riscontri che poi ha ottenuto nelle stagioni seguenti.
Vedremo se questa proposta sarà accolta dai chi gestisce le fila, precisando che fino a metà degli anni ’90 la Vuelta si teneva ad aprile, a precedere il Giro, obbligando gli atleti a fare una scelta tra l’una o l’altra. Proprio per questo, la sua collocazione è stata modificata e la corsa a tappe iberica collocata a fine agosto, portando a un aumento sensibile del livello di competitività.
