Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2026: l’Italia rischia di perdere Ross Vintcent
La stagione di Ross Vintcent si è improvvisamente tinta dei toni cupi dell’incertezza. Dopo la diagnosi di lussazione alla spalla, la speranza di uno stop contenuto è evaporata di fronte alla sentenza definitiva: il terza linea azzurro dovrà sottoporsi a intervento chirurgico e resterà lontano dal campo per un periodo stimato tra le dieci e le dodici settimane. A confermarlo è stato Rob Baxter, allenatore degli Exeter Chiefs, che ha descritto con chiarezza il percorso riabilitativo che attende uno dei giocatori più luminosi dell’ultimo scorcio di rugby internazionale.
Il calendario, inflessibile come solo lo sport sa essere, racconta un’altra verità dolorosa: Vintcent salterà con ogni probabilità l’intera prima fase del Sei Nazioni 2026, in programma dal 7 al 21 febbraio. E anche il suo eventuale coinvolgimento nella seconda metà del torneo resta sospeso tra prudenza e speranza. Gonzalo Quesada, commissario tecnico dell’Italia, si troverebbe infatti a convocare un atleta reduce da un’assenza prolungata e privo del ritmo partita necessario per reggere l’urto di un torneo tanto esigente. Una condizione che, per una squadra in pieno processo identitario, pesa come un macigno.
Per gli azzurri la perdita è doppia: sportiva ed emotiva. Vintcent era stato tra i protagonisti più scintillanti dell’autunno — dominante contro l’Australia, travolgente contro il Sudafrica fino all’istante della caduta. E lo stesso vale per Exeter, che si ritrova priva di un elemento cardine della propria struttura di gioco. “Ha bisogno di un’operazione, poi inizieremo subito il percorso di riabilitazione. Ci vorranno circa 10-12 settimane prima di rivederlo,” ha spiegato Baxter, elogiando la serietà e la professionalità di un giocatore che, a suo dire, aveva iniziato la stagione con una maturità sorprendente, confermata anche nelle apparizioni con la maglia dell’Italia.
Se il Sei Nazioni appare ormai un treno in fuga, Exeter guarda più lontano, verso la fase decisiva della Premiership. Baxter, con l’equilibrio di chi conosce le oscillazioni del destino sportivo, conserva un barlume di ottimismo: “Lo riavremo in un momento cruciale della stagione, quando un ritorno carico di energia può cambiare il passo di una squadra.” Ed è forse qui che si cela la narrazione più autentica dell’infortunio di Vintcent: non solo un’assenza da colmare, ma l’attesa di un rientro capace di riaccendere ambizioni e prospettive, tanto per Exeter quanto per un’Italia che ha imparato ad affidarsi alla sua feroce continuità.
