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Pattinaggio artistico: al Finlandia Trophy l’ultimo atto del Grand Prix. Pochi i pass rimasti per le Finals

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Yuma Kagiyama
Yuma Kagiyama/ LaPresse

Il Grand Prix 2025-2026 di pattinaggio artistico si appresta a vivere il suo ultimo atto di qualificazione. Tra poche ore si alzerà infatti il sipario sul Finlandia Trophy 2025, sesto nonché capitolo finale della prima fase della competizione itinerante che completerà il quadro in vista delle Finali, quest’anno previste a Nagoya, in Giappone, nella prima settimana di dicembre.

L’Italia sarà presente in due specialità su quattro. In campo maschile è prevista infatti la partecipazione di Matteo Rizzo, il quale è chiamato a riscattarsi dopo la performance deludente pattinata all’NHK Trophy due settimane fa. L’atleta seguito da Deborh Sacchi condividerà il ghiaccio con avversari di alto profilo, tra cui spicca il Vice Campione Olimpico giapponese Yuma “Piuma” Kagiyama ed il transalpino pluri medagliato Adam Siao Him Fa, rispettivamente primo e secondo nei due appuntamenti di casa.

Nelle coppie d’artistico spazio invece a Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini (quinti alla Cup Of China), alle prese con una gara alla portata, dove l’unico binomio davvero superiore è rappresentato dai tedeschi Minerva Fabienne Hase-Nikita Volodin, reduci dal posto d’onore raccolto a Skate Canada. Particolarmente curiosa anche la prova individuale femminile, data la presenza della nipponica Rion Sumiyoshi, terza al Grand Prix De France, della belga Loena Hendrickx, sul gradino più basso ad Osaka, e della statunitense Amber Glenn, prima a Chongqing.

Tuttavia il momento più importante sarà quello della danza sul ghiaccio, dove faranno ritorno i francesi Laurence Fournier Beaudry-Guillaume Cizeron, trionfatori dall’appuntamento di Angers facendo intuire di avere fin da subito le carte in regole per ripristinare completamente le gerarchie nonostante la pochissima esperienza accumulata dall’inizio della nuova avventura. I francesi se la vedranno – e sarà uno scontro diretto – con i canadesi Piper Gilles-Paul Poirier, primi a Saskatoon nonché “pedine” perfette per capire una volta e per tutto il reale valore della coppia di nuova formazione, per molti già proiettata verso l’oro olimpico.