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Il ritorno di Asia D’Amato: “Ho pensato al ritiro, ma la testa mi diceva altro. Ai Mondiali mi sono sentita matura”
Asia D’Amato è stata la grande ospite dell’ultima puntata di Ginnasticomania, trasmissione visibile sul canale Youtube di OA Sport. La 22enne genovese è reduce da un sensazionale quinto posto nella finale all-round dei Campionati Mondiali di Giacarta al rientro dopo due anni di calvario a causa degli infortuni che l’avevano estromessa dalle Olimpiadi di Parigi 2024.
“Sono tornata dal Mondiale settimana scorsa, sono ritornata in palestra e direi che sto molto bene. Sono sana, che è la cosa più importante. Se mi aspettavo il quinto posto al Mondiale? Assolutamente no. Il mio obiettivo era quello di andare là, fare il mio lavoro e poi sì, certo, cercare di fare il meglio che potevo perché comunque volevo togliermi delle soddisfazioni e pensavo di meritarlo. Però non avrei mai immaginato una roba del genere, soprattutto perché comunque arrivo da parecchi anni lontano dai Mondiali, parecchi anni di infortuni, quindi non sapevo neanche che cosa aspettarmi“, racconta la sorella gemella della campionessa olimpica in carica alla trave.
“Poi vabbè, io mi conosco, una volta che sono lì voglio dare il meglio e non volevo andarmene via come avevo fatto con la qualifica. In qualifica mi ero detta: ‘Vabbè, faccio la mia gara’. L’ho un po’ tirata fino alla fine, giusto per arrivare in fondo alla gara. Però poi la finale volevo godermela al massimo e così è stato. Mi sono proprio divertita, poi ero molto tranquilla che è la cosa più importante ed era da parecchi anni che non riuscivo a più stare così in campo gara, quindi me la sono vissuta proprio bene. Ho cercato di fare il mio, volevo far bene e ci sono riuscita, quindi sono molto contenta“, prosegue Asia.
Sulla sua decisione di non ritirarsi dopo i vari infortuni: “La cosa che mi ha spinto a continuare è il fatto che a me questo sport mi piace tantissimo, è la mia passione più grande e non volevo finire così. Volevo finire in bellezza. Come sanno tutti dopo gli Europei di Rimini la mia scelta era quella di smettere perché probabilmente ho pensato che il mio fisico mi stesse dicendo qualcosa dopo aver avuto comunque così tanti infortuni. Però la mia testa mi diceva altro, cioè io non volevo smettere e volevo prenderla tipo come una sfida per me stessa e vedere dove riuscivo ad arrivare. Posso dire di esserci riuscita e sono sono molto contenta perché non era scontato che io riuscissi comunque a ritornare a questi livelli“.
Sulle sensazioni provate in gara ai Mondiali: “Quello che mi importava era quello di vedere come mi comportavo, come riuscivo a godermi la gara. Poi ovviamente ci sono riuscita e quando è così comunque riesci a star bene e a far bene anche la gara, quindi di conseguenza mi è venuta bene anche la gara. Mi sono sentita diversa. Una nuova Asia, se si può dire così, molto maturata sotto questo punto di vista. Tutte le dure esperienze passate mi hanno cambiata e di questo sono contenta. Molti mi chiedono se la ginnastica è più quello che mi ha dato o quello che mi ha tolto. Io dico quello che mi ha dato perché mi ha dato una forza immensa grazie comunque a questi episodi e sono molto contenta, quindi se sono arrivata qui è grazie anche a quello che ho passato“.
Sulle prospettive per il 2026: “Ovviamente c’è ancora tanto lavoro da fare però ecco, come non ho mollato prima non mollo di certo ora . I prossimi obiettivi ovviamente saranno gli Europei e magari qualche tappa della Serie A per testarmi sicuramente. I miei obiettivi e poi in primis ovviamente di continuare a stare bene, perché se è così poi riesco a fare comunque la ginnastica che voglio, quindi è la cosa più importante. Novità negli esercizi? Diciamo che arrivati ad un certo punto, tipo noi che siamo grandicelle, l’esercizio sicuramente non cambia del tutto. C’è qualcosa ancora da inserire dentro gli esercizi, quello sicuro, però più o meno la struttura degli esercizi rimane questa. Comunque ovviamente vorrei riuscire a metterci qualcosina dentro gli esercizi. Sicuramente ci vorrà del tempo, però l’obiettivo comunque non è a breve termine, quindi lavoro per questo“.
