Tennis
Ferrer attacca Davidovich Fokina: “Ha deciso lui di non venire in Davis. Non potevo rischiare un altro suo rifiuto”
Ha fatto sicuramente discutere l’esclusione di Alejandro Davidovich Fokina dai convocati della Spagna per le finali di Coppa Davis a Bologna. Il numero quattordici del mondo si è detto molto sorpreso della decisione del capitano David Ferrer e ha polemizzato molto sulla scelta dell’ex finalista del Roland Garros 2013. Ferrer, però, ha risposto prontamente, attaccando lo stesso Davidovich Fokina, colpevole secondo il capitano spagnolo di aver rifiutato più volte la convocazione nei turni precedenti e dunque di non essersi meritato un posto a Bologna.
Come si apprende dal sito spagnolo PuntodeBreak, Ferrer spiega la situazione, partendo già dalla decisione di Davidovich Fokina di non giocare il playoff contro la Danimarca: “Quando ha finito gli US Open mi dice che ha dei problemi e che preferisce non giocare. Questo mi crea un grosso problema perché Granollers è infortunato e deve giocare con un’infiltrazione. Con Alcaraz poi avevo già parlato che se fosse arrivato in finale a New York non avrebbe potuto giocare. Mi ritrovo con quattro giocatori, senza riserve. Quello che cerco di fare ora è tutelarmi. Chiamo Alex e gli dico che convocherò quei quattro giocatori e che mi riservo di decidere per un quinto in base a come finisce la stagione. Lui mi dice di non contare su di lui se non fa parte della prima convocazione”.
Ferrer prosegue e parla ancora della decisione di Davidovich Fokina di non giocare con la Danimarca, proprio come era già accaduto con la Svizzera: “Quando mi dice di nuovo che non giocherà perchè è stanco fisicamente e mentalmente, io cosa posso fare? Ho passato un brutto momento a Marbella per essere rimasto con solo quattro giocatori per quella partita fondamentale contro i danesi. L’impresa compiuta da Munar e Pedro Martínez rende entrambi meritevoli della convocazione. Se siamo alle finali è grazie a loro”.
Il capitano spagnolo comunque lascia aperta una porta per il futuro al numero quattordici del mondo: “Non ho mai escluso Davidovich, è un ottimo giocatore, ma questo è quello che è successo, non c’è altro. Voglio parlargli quando finirà la nostra partecipazione a Bologna. Se vuole davvero giocare con la squadra il prossimo anno e dimostra impegno, non ho alcun problema a convocarlo. Non sono rancoroso”.
