Formula 1GP Las Vegas
F1, statistiche GP Las Vegas 2025. Avremo il quinto vincitore diverso in altrettante gare?
La notte di sabato 22 novembre nell’Ovest degli Stati Uniti, ma la prima mattina europea di domenica 23 novembre in Europa, la Formula Uno manderà in scena la terza edizione del “nuovo” Gran Premio di Las Vegas. “Nuovo” perché l’appuntamento ha poco a che vedere con i 2 GP agli inizi degli anni ’80 nella capitale mondiale dell’intrattenimento.
Sì, perché l’appuntamento contemporaneo non spartisce nulla con quello del 1981 e 1982, famigerati per essersi tenuti letteralmente nel parcheggio del Caesars Palace. Non per caso, la corsa era denominata “Gran Premio del Caesars Palace”, proprio per omaggiare il popolare hotel/casinò. Fortunatamente, oggi, le vetture affrontano una pista totalmente diversa, ricavata lungo le strade più iconiche della Città.
Nonostante il contesto letteralmente surreale, le due corse disputate a Las Vegas ormai quattro decenni orsono sono giocoforza entrate nella storia. Entrambe hanno difatti incoronato il Campione del Mondo delle rispettive stagioni. Soprattutto il primo fu thrilling e resta uno dei finali più emozionanti di sempre.
ERA DEL CAESARS PALACE (1981-1982)
Nel 1981 la corsa per il titolo riguarda Carlos Reutemann (49 punti), Nelson Piquet (48) e Jaques Laffite (43). I sudamericani sono padroni del proprio destino, il francese deve invece sperare che qualche inconveniente rallenti o fermi i suoi avversari. Le qualifiche dicono benissimo all’argentino, poiché realizza la pole position, con il brasiliano quarto e il transalpino mestamente dodicesimo.
Alla partenza, però, le carte si rimescolano completamente e i contendenti per l’Iride si ritrovano in piena bagarre. Tutti, peraltro, soffrono per qualche ragione. Reutemann ha sbagliato ad assettare la sua monoposto e fatica a guidarla, Piquet è preda di forti dolori al collo, mentre Laffite deve fare i conti con l’usura accusata dagli pneumatici Michelin della sua Ligier, superiore a quella che caratterizza le Goodyear montate su Williams e Brabham.
Il GP viene dominato da Alan Jones, ma tutta l’attenzione è focalizzata sulla sfida per il titolo, che alfine va a Piquet. Il brasiliano, pur patendo tremendamente per le sue precarie condizioni fisiche, chiude 5° e racimola i due punti necessari a scavalcare un’impalpabile Reutemann (8°). Laffite commette l’errore strategico di provare a giungere al traguardo senza cambiare gomme, obiettivo infattibile quel giorno con le Michelin. Difatti le deve cambiare, ma lo fa tardivamente e la sua rimonta finale non lo porta oltre il 7° posto.
L’edizione 1982 è decisamente più lineare. La partita per il titolo riguarda Keke Rosberg (Williams) e John Watson (McLaren). Il britannico deve però giocoforza vincere, sperando che il finlandese non marchi punti. Il nordico, conscio di questa dinamica, imposta la gara sull’attendismo e sulla prudenza, senza prendersi alcun rischio. Chiude 5° e si laurea Campione, mentre l’inglese si piazza secondo alle spalle di Michele Alboreto, che a bordo della Tyrrell conquista la prima vittoria della sua carriera.
ERA CONTEMPORANEA (2023->)
Nel 2023, si vive un lunghissimo braccio di ferro tra Max Verstappen (Red Bull) e Charles Leclerc (Ferrari). La spunta l’olandese, che deve però sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione del monegasco. A conti fatti, quella tenutasi nel Nevada, risulta una delle gare in cui la Rossa si rivela più competitiva in assoluto nell’arco di una stagione complessivamente anonima.
Il 2024 è un’edizione particolare, disputata con temperature bassissime. La dinamica favorisce marcatamente la Mercedes, che difatti domina la scena con George Russell primo e Lewis Hamilton. Seguono le due Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc (con polemica tra i due per il comportamento tento dallo spagnolo). Max Verstappen, chiudendo quinto, si laurea matematicamente Campione del Mondo.
