Formula 1GP Las Vegas
F1, Ferrari da ‘Rossa’ a ‘Croce Rossa’. Il 2025 è una traversata delle Forche Caudine, ma l’onta sarà da lezione?
Guardando alla Ferrari del 2025, più che di Rossa, bisognerebbe parlare di “Croce Rossa”, in tutti i sensi. Sia quello relativo all’universale simbolo dei mezzi di soccorso sanitario, sia cavalcando la metafora di “croce” per indicare un peso da portare o un supplizio.
Avanzare ulteriori critiche o giudizi negativi verso la Scuderia di Maranello, sarebbe difatti come “sparare sulla Croce Rossa”, un atto vile e soprattutto inutile. Dunque, si prende atto di come il Cavallino Rampante riesca, in un modo o nell’altro, a vivere sempre dei weekend negativi. Quello di Las Vegas, poi, è un condensato di errori sui quali sarebbe stucchevole tornare.
Si era partiti con dichiarazioni roboanti e l’ambizione di vincere il Mondiale. Charles Leclerc e Lewis Hamilton non sono mai stati un fattore. Il team si è a lungo trincerato dietro l’obiettivo del “secondo posto” della classifica costruttori come sorta di disperato baluardo concettuale per evitare di parlare di fallimento.
Quella piazza d’onore è quasi sfumata, dopo il Nevada ci sono 59 punti di ritardo da una solida Mercedes. Inoltre, Red Bull, ossia Max Verstappen e qualche cespuglio aritmetico, rimane davanti. Chiudere la stagione al quarto posto sarebbe un’onta, perché significherebbe essere gli ultimi fra quelli che contano davvero (o i primi fra chi non conta?).
La Battaglia delle Forche Caudine fu un avvenimento della seconda guerra sannitica, nella quale i Romani si arresero senza combattere all’esercito sannitico, subendo però l’umiliazione di passare sotto i giochi. Un’umiliazione tale da essere entrata nel gergo comune e da portare a un radicale cambio di governo nella Repubblica.
Alfine, il conflitto venne vinto dai romani. Quell’onta fu salutare, almeno nel lungo periodo. Il 2025 sarà altrettanto utile per la Ferrari? Di lezioni dovrebbero esserne arrivate parecchie, in questi ultimi anni, ma forse mai così dure come quella attuale. La risposta al quesito l’avremo nel 2026. L’anno prossimo. L’ennesimo, proverbiale, anno prossimo ferrarista…
