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Calcio

L’Italia U21 fatica un tempo, poi dilaga e rifila un pokerissimo all’Armenia

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Italia U21 calcio
Italia U21 calcio / LaPresse

Dopo lo sfavillante 4-0 contro la Svezia, la Nazionale italiana U21 di calcio era chiamata a una riconferma contro il fanalino di coda del Gruppo E, l’Armenia, nella quarto impegno del percorso di qualificazione agli Europei 2027 di categoria. Allo stadio ‘Giovanni Zini’ di Cremona gli azzurrini hanno “dormito” un tempo e poi nella ripresa si sono svegliati, vincendo 5-1 e portando a casa il quarto successo in altrettante partite.

Una prima frazione di gioco in cui c’è stato anche un rigore sbagliato da Cher Ndour al 26′. Nel secondo tempo è andato in scena il festival del gol: Matteo Dagasso al 59′, Francesco Camarda al 62′ e al 72′, Seydou Fini al 75′ e Jeff Ekhator al 90+1′. C’è stata anche la rete della bandiera firmata da Edik Vardanyan al 78′, frutto di una papera del portiere italiano Lorenzo Palmisani. Altra ingenuità quella di Niccolò Fortini, che entrato nella ripresa è stato espulso per somma di ammonizioni. Con questo risultato, la Nazionale U21 si è portata a 12 punti nella classifica del girone, gli stessi della Polonia, che però col 6-0 agli svedesi in trasferta svetta con 15 gol fatti e 0 subìti. Il 14 novembre ci sarà lo scontro diretto con i polacchi a Stettino.

PRIMO TEMPO – Baldini punta sul medesimo schieramento contro gli svedesi. Un 4-3-3 con Palmisani; Palestra, Marianucci, Mane, Bartesaghi; Pisilli, Lipani, Ndour; Cherubini, Camarda, Koleosho. L’Armenia risponde con un 3-5-2 coperto. Gli azzurrini mettono intensità nel tentativo di ripartire velocemente, ma ci sono troppi errori nelle rifiniture. Da un’imprecisione nasce l’occasione per gli armeni: erroraccio al 17′ di Marianucci, troppo superficiale nel retropassaggio verso Palmisani, fortunatamente Eloyan sbaglia la conclusione. Al 22′ primo squillo dell’Italia: incornata di Ndour che si stampa sul montante alla sinistra del portiere armeno. Tre minuti dopo il centrocampista italiano si conquista un calcio di rigore: ingenuità di Bandikyan, che non si avvede del rientro dell’azzurrino e lo stende prima di poter effettuare il rinvio. Il n.8 si presenta dagli undici metri, ma la sua conclusione non è delle migliori, agevolando l’intervento dell’estremo difensore armeno. Attacca a testa bassa la compagine di Baldini, ma manca precisione negli ultimi 30 metri, al cospetto di una squadra molto ben messa in campo in fase difensiva. Sullo 0-0 si conclude la prima frazione di gioco.

SECONDO TEMPO – Cambi a inizio ripresa: escono Ndour e Marianucci, entrano Guarino e Dagasso. Sostituzioni che vogliono dare una scossa. Missione compiuta perché la compagine tricolore è più precisa e concreta. Da una splendida palla filtrante di Pisilli arriva il gol di Dagasso al 59′. L’Italia si scatena e Camarda si fa trovare pronto in area di rigore realizzando una doppietta al 62′ e al 72′. Arriva il poker di Fini su una ripartenza veloce degli azzurrini, che negli ultimi minuti ne combinano qualcuna: giocata imperfetta coi piedi di Palmisani e gol di Vardanyan al 78′; sette minuti dopo Fortini si fa espellere per somma di ammonizioni, commettendo due falli evitabili nel giro di due minuti. Nei minuti di recupero, comunque, c’è il quinto gol di Ekhator a concludere.

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