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Tennis

Holger Rune: “Dovrò operarmi già la prossima settimana. Ci vorrà un po’ prima di tornare”

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Holger Rune
Rune / JESPER ZERMAN/Bildbyran/Sipa USA / IPA Sport

Interviene direttamente Holger Rune a parlare del suo infortunio di ieri a Stoccolma. Non un infortunio qualsiasi: si parla, infatti, della rottura del tendine d’Achille del piede sinistro, avvenuta durante il match con il francese Ugo Humbert. Una delle scene senza dubbio più sportivamente drammatiche che si siano viste sui campi in questo 2025: la diagnosi, confermata dalla madre Aneke nelle scorse ore, è durissima, perché ci vogliono minimo sei mesi per ripartire e ancora più tempo per tornare in vera forma.

Così Rune su Instagram: “Ci vorrà un po’ prima che io possa rimettere piede in campo. Questa è dura. Ero felicissimo di essere in campo a Stoccolma ed è insopportabile pensare che non sentirò quest’energia per parecchio tempo. Il mio tendine d’Achille è completamente rotto nella sua parte prossimale, il che significa che dovrò operarmi già la prossima settimana e di lì in avanti fare la riabilitazione. Grazie a tutti voi per il vostro supporto e sempre. Senza di voi nulla sarebbe lo stesso. Ci vediamo il prima possibile“.

Non tarda ad arrivare la solidarietà di moltissimi suoi colleghi, sia attivi che ex, nonché figure dell’ambiente. Direttamente nei commenti del suo post Instagram lo fanno Lucas Pouille, Donna Vekic, Patrick Mouratoglou, Petros Tsitsipas, Brandon Nakashima, Cristian Garin, Tomas Martin Etcheverry, Renata Zarazua, Marius Copil e ovviamente la sua famiglia.

Ma, oltre a questi messaggi, ce ne sono altri che lanciano ancora grida d’allarme importanti. Così Jack Draper su X (ex Twitter): “Gli infortuni capitano e capiteranno, stiamo portando i nostri corpi a fare cose che non si suppone debbano fare nello sport d’élite. Abbiamo tanti incredibili giovani ragazzi sul tour ora e sono orgoglioso di farne parte, ma il tour e il calendario devono adattarsi se ciascuno di noi vorrà raggiungere un qualche tipo di longevità“. Al britannico ha risposto Taylor Fritz: “Fatti. Inoltre vedo più infortuni e burnout più che mai perché palle, campi, condizioni sono diventati più lenti di tanto. Questo rende il lavoro settimanale ancor più dispendioso fisicamente e pesante per il corpo“. Successivamente lo stesso Fritz si è reso protagonista di un vivace, ma estremamente rispettoso, scambio di opinioni con un utente che gli ha riportato i dati della velocità dei campi nel 2024. E anche più duro è stato nelle storie Instagram Alexander Bublik: “Abbiamo bisogno di cambiamenti nel calendario, ATP. Recupera presto Holger“.

E ancora, Casper Ruud, che non gli è tanto lontano geograficamente considerato che è norvegese e oltretutto è impegnato nello stesso torneo: “La lesione di Holger è stata durissima. […] Non è un infortunio che puoi controllare, è davvero sfortunato. Il tennis è uno sport brutale, e quando sei tennista perdere mesi di competizioni è l’ultima cosa che vuoi. Lui però è molto giovane, ha tanto tempo davanti, spero che possa tornare presto. Il tennis è diventato uno sport in cui tutto succede molto rapidamente, andiamo a velocità altissima e dobbiamo essere fisicamente preparati per ogni partita. Non dico che non fosse fisico in passato, ma a volte mi sorprende quello che ti chiede a livello fisico per poter competere“.

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