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Formula 1GP USA

F1, GP USA 2025. Se McLaren non torna dominante ad Austin, scatta l’allarme rosso in ottica Mondiale

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Oscar Piastri / Pier Colombo

Il fine settimana del 17-19 ottobre vedrà la F1 impegnata ad Austin, dove si disputerà il Gran Premio degli Stati Uniti. Si entra nella fase cruciale della stagione, l’ultimo quarto, quello più pesante. Vero che sono andati in archivio 18 GP su 24, ma tre degli ultimi sei appuntamenti saranno arricchiti da una Sprint. Una delle mini-gare si disputerà proprio sabato, in Texas.

Oscar Piastri comanda la classifica generale con 22 punti di vantaggio sul compagno di squadra Lando Norris. Non a caso, la McLaren è già certa di aver vinto il Mondiale costruttori. Cionondimeno, il titolo piloti non è ancora in cassaforte. Max Verstappen si trova a -63 dall’australiano e a -41 dal britannico. Rimontare non è facile, ma negli ultimi tre round l’olandese ha sempre battuto entrambi i piloti di Woking.

Super Max va ancora ritenuto un contender per l’Iride, quantomeno noblesse oblige. Ci si muove, dunque, su due piani differenti nella rincorsa al Mondiale 2025. Uno riguarda il duello interno al Team Papaya, l’altro vede il pilota Red Bull cercare il recupero su entrambi, nella speranza che “fra i due litiganti, il terzo goda”. Sarà molto interessante verificare la competitività della RB21 in relazione alla MCL39 nel primo autodromo “vero” dopo Zandvoort.

Dopotutto, Monza è un tracciato sui generis, mentre Baku e Singapore sono circuiti urbani. Al contrario, la pista di Austin è stata progettata appositamente per la F1 ed è completa, poiché dotata di una serie di caratteristiche che dovrebbero far riemergere i reali rapporti di forza tra le varie auto. A logica, la McLaren dovrebbe essere superiore alla Red Bull. Se così non fosse, a Woking scatterebbe l’allarme rosso.

A proposito di rosso, cosa si può dire sulla Ferrari? Che il 2025 rappresenta una disfatta. L’ambizione della vigilia era quella di vincere il Mondiale. Il responso fattuale parla di diciotto gare, nessuna vittoria e la miseria di cinque podi. Il Cavallino Rampante sta vivendo una stagione fatta di frustrazione e anonimato. A Maranello non resta che sperare in un fuoco di paglia per illuminare, anche un minimo, quest’annata grigia.