Calcio
Cosa succede per l’Italia se Israele facesse punti in Norvegia. Ma serve un miracolo
Sabato 11 ottobre rappresenta una giornata cruciale per il percorso della Nazionale italiana di calcio nelle Qualificazioni ai Mondiali del 2026. Gli Azzurri sono attesi questa sera (ore 20.45) a Tallinn per affrontare l’Estonia, ma a conti fatti conosceranno almeno in parte il loro destino ancor prima di scendere in campo quando terminerà Norvegia-Israele.
All’Ullevaal Stadion di Oslo il fischio d’inizio è previsto infatti alle ore 18.00, quasi tre ore prima rispetto all’altra partita odierna del girone I, quindi il match dell’Italia comincerà dopo la conclusione dello scontro diretto tra la capolista e la terza classificata del raggruppamento. Donnarumma e compagni saranno spettatori interessati, sperando in un passo falso della Norvegia dopo il percorso netto delle prime cinque gare.
Il fattore campo dovrebbe garantire un ulteriore vantaggio alla compagine scandinava, ma quella di Israele è una squadra abbastanza insidiosa e potenzialmente temibile soprattutto a livello offensivo. All’andata, in campo neutro, i norvegesi si erano imposti per 4-2 e nel caso in cui dovessero vincere anche davanti al pubblico di casa allora metterebbero un piede e mezzo ai Mondiali.
Se però Israele dovesse fare l’impresa, conquistando almeno un pareggio a Oslo, cambierebbe tutto perché l’Italia tornerebbe totalmente padrona del proprio destino avendo la consapevolezza di raggiungere il primo posto finale nel girone vincendo le ultime quattro partite (in Estonia, con Israele in casa, in Moldavia e a Milano con la Norvegia). Comunque vada, a fine giornata la situazione di questo raggruppamento sarà molto più definita.
