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Asia D’Amato torna ai Mondiali dopo quattro anni ed è in finale all-around! Infortuni alle spalle

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Asia D'Amato
Asia D'Amato / IPA Agency

Asia D’Amato ha fatto il proprio ritorno ai Mondiali di ginnastica artistica, a ben quattro anni di distanza dalla sua ultima apparizione nella rassegna iridata. La fuoriclasse genovese conquistò la medaglia d’argento al volteggio in quel di Kitakyushu, poche settimane dopo essersi distinta alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La classe 2003 salì sul podio della manifestazione per la seconda volta in carriera, dopo che nel 2019 si era messa al collo uno storico bronzo nella gara a squadre insieme alle Fate, appena approdate tra le seniores.

La Campionessa d’Europa all-around nel 2022 (prima italiana dopo Vanessa Ferrari a essersi imporsi sul giro completo nella rassegna continentale, poi ci ha pensato Manila Esposito a firmare una doppietta) ha dovuto fare i conti con gli infortuni rimediati agli Europei nel 2023 e nel 2024, non riuscendo a recuperare per i Giochi di Parigi 2024 (dove le ragazze del DT Enrico Casella hanno conquistato l’argento nel team event). Superata la doppia recidiva ha lavorato per tornare protagonista in campo internazionale.

Convocata per i Mondiali 2025, facendo anche da capitana a tre debuttanti (Giulia Perotti, Chiara Barzasi ed Emma Fioravanti), è riuscita a qualificarsi per la finale all-around, che si disputerà giovedì 23 ottobre sulla pedana di Jakarta (Indonesia). Sarà il secondo atto conclusivo sui quattro attrezzi ai Mondiali per la poliziotta, che fu dodicesima nell’edizione disputata nel 2021 a Kitakyushu, mentre nel 2019 si fermò al 29mo posto nel turno preliminare.

Asia D’Amato ha chiuso al tredicesimo posto con il punteggio di 51.498: alle parallele asimmetriche ha toccato lo staggio basso dalla gran volta ed è entrato in cubitale, pagando mezzo punto (13.166, 6.0 il D Score); alla trave si sbilancia sul costale e non le viene riconosciuto il cambio mezzo (12-466, 5.2 la nota di partenza); al corpo libero ha sporcato un po’ il Tabak con un fuori riga ed esce di pedana sulla linea successiva (12.300 da 5.3, sulle note di Rise from Underworld); non è impeccabile sullo Yurchenko con doppio avvitamento al volteggio (13.566, passetti indietro all’arrivo).

Se dovesse riuscire a trovare quattro esercizi puliti potrebbe ambire a un risultato di lusso nella finale prevista tra un paio di giorni. Intanto la russa Angelina Melnikova ha messo la testa davanti (54.566), precedendo la giapponese Aiko Sugihara (54.099), l’algerina Kaylia Nemour (53.865), la cinese Qingqying Zhang (53.699) e la statunitense Dulcy Caylor (52.765).

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