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BaseballLos Angeles 2028

Alberto Mineo: “L’Italia ha ritrovato un’identità. Servirebbe una partita in più a settimana. Per le Olimpiadi ce la giochiamo”

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Alberto Mineo
Mineo / FIBS Corrado Benedetti

Alberto Mineo è intervenuto come ospite speciale dell’ultima puntata di Strike Zone, trasmissione visibile sul canale Youtube di OA Sport. Il ricevitore e capitano della Nazionale italiana di baseball, reduce dalla medaglia d’argento agli Europei, ha raccontato il percorso degli Azzurri nell’ultima rassegna continentale guardando però anche al futuro in ottica Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

Lo spirito di gruppo ed il darci forza l’uno con l’altro è un po’ quello che ci rappresenta, ci viene in maniera molto naturale. Le difficoltà che abbiamo fronteggiato con Cechia, Germania e Francia penso siano dovute al fatto che venivamo dal primo girone in cui non eravamo magari caldissimi avendo sfidato squadre di livello inferiore. Comunque l’importante è stato crederci sempre fino alla fine e anche se per un giocatore magari non è serata in battuta, sa benissimo che può aiutare la squadra in difesa e questa è la nostra forza“, dichiara il goriziano.

Eravamo arrabbiati per il risultato dell’ultimo Europeo, e questa era benzina sul fuoco per noi nel senso che siamo andati in campo con quella cattiveria per il nono posto della precedente rassegna continentale nel 2023. Magari nel girone non c’era un grande stimolo nel giocare contro Lituania o Svizzera, ma lo stimolo ce lo creavamo noi perché avevamo un gran lavoro da fare e non potevamo dare nulla per scontato. Siamo contenti di essere tornati in alto, però in finale abbiamo sprecato un paio di opportunità e potevamo farcela, ma fa parte del gioco e succede. Quando giochi contro squadre come i Paesi Bassi, è difficile che possano ricapitare altre due occasioni del genere. Comunque siamo contentissimi del nostro Europeo e di essere ritornati in finale. Non vediamo l’ora di potercela rigiocare con tutte queste squadre“, prosegue Mineo.

L’obiettivo da parte della Federazione e di Francisco (Cervelli, manager della Nazionale, ndr) in primis era quello di dare un’identità a questa squadra, e credo che ce l’abbiamo fatta a pieni voti. Siamo una squadra che lotta fino alla fine e anche quando siamo sotto nel punteggio continuiamo a giocare duro come se fossimo sopra. Questo ce l’ha trasmesso in maniera eccelsa Francisco e siamo riusciti a dare quest’identità alla Nazionale. Ora gli avversari sanno di doverci rispettare e di dover giocare duro, perché noi non lasciamo respirare nessuno e restiamo per nove inning con il coltello tra i denti”, le sue parole dopo un Europeo di alto livello.

Sullo stato di salute attuale del baseball italiano:Io credo che siamo ad un buon livello. Il nostro campionato è al top in Europa. Tutti noi vorremmo magari giocare di più, nel senso che due partite a settimana sono un po’ poche per poter arrivare dove vogliamo arrivare, quindi il nostro augurio è quello di riuscire a giocare almeno un match in più a settimana. Nel baseball bisogna giocare, per quanto ci si possa allenare non è mai abbastanza. Comunque reputo che siamo ad un ottimo livello in Europa“.

Sulle prospettive azzurre in vista del percorso di qualificazione olimpica verso Los Angeles 2028: “Sentivamo la possibilità di qualificarci alle Olimpiadi anche nel 2019, poi le cose erano andate male. Personalmente, avendo già vissuto e perso quell’occasione, non vedo l’ora di poterci riprovare tutti insieme con questo ottimo gruppo che pensando al 2028 ci dà buone speranze. Penso che l’età media della squadra sia tra i 23 ed i 26 anni, quindi nel 2028 dovrebbe esserci una formazione composta da giocatori pronti ad affrontare quel tipo di esperienza. Non vediamo l’ora, ci stiamo pensando tutti quanti“.

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