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Sci alpino, Marcel Hirscher è tornato sulla neve. Il rientro agonistico “dipende da quanti rischi vorrò prendermi”
Marcel Hirscher è tornato sugli sci dopo 277 giorni, sostanzialmente a 9 mesi di distanza dall’infortunio patito al ginocchio a inizio dicembre 2024. Una grave lesione che aveva posto fine alla sua stagione 2024-25 e, si temeva, al tentativo di comeback con bandiera olandese del fuoriclasse austriaco, inaspettatamente rientrato in attività dopo un lustro.
Invece, il trentaseienne nativo del salisburghese, non ha mollato. Ha ammesso di aver considerato l’ipotesi di arrendersi, ma alfine ha scelto la difficoltosa salita della riabilitazione. Nei giorni scorsi il passo cruciale del ritorno sulla neve, seppur artificiale e al coperto. Hirscher difatti ha ripreso confidenza con la Dama Bianca nella ski hall di Zoetermeer, nei Paesi Bassi, la sua seconda patria.
D’altronde, in questo momento dell’anno, per trovare la neve si deve andare giocoforza in Sudamerica o in Nuova Zelanda. Marcel ha preferito evitare la lunga trasferta intercontinentale, affidandosi all’arena che si trova a una cinquantina di chilometri da Amsterdam. Decisamente più comoda, seppur aliena a qualsiasi contesto agonistico, in quanto il pendio (se tale può essere definito) è lungo poco più di 200 metri.
Era però importante ritrovare la sensazione della sciata e l’obiettivo è stato centrato. “In effetti quanto ho fatto non può essere definito ‘sciare’, almeno non nel modo in cui sono abituato. Il ginocchio però ha risposto bene, se potesse parlare avrebbe detto ‘grazie per avermi fatto riposare nove mesi, adesso è il momento di tornare all’attacco!” ha brevemente detto il fenomeno di Hallein, seguito passo passo dall’onnipresente papà Ferdinand.
Ora si attende di capire quali saranno i tempi del recupero agonistico. L’inizio della Coppa del Mondo è fissato per il 26 ottobre a Sölden, ma la sua presenza nell’ouverture è incerta. “La grande domanda per il futuro è legata a quanti rischi possa ancora prendere. Sicuramente non voglio farlo in allenamento e aspetterò il momento migliore dal punto di vista delle condizioni atmosferiche, per tornare a sciare in montagna. La visibilità sarà cruciale. Getto continuamente un occhio alle app metereologiche e deciderò all’ultimo momento”.
