Formula 1
F1, Colton Herta deve passare dalla F2 per avere un posto in Cadillac?
Negli scorsi giorni sono stati confermati i due piloti che rappresenteranno Cadillac in F1 nel 2026. General Motors ha scommesso sul finnico Valtteri Bottas ed il messicano Sergio Perez, i due esperti del ‘Circus’ chiudono almeno nel breve termine la chance di avere un americano al volante di una monoposto a stelle e strisce.
A Nashville, sede della finale della NTT IndyCar Series settimana scorsa, è circolata la voce di un possibile programma futuro per Colton Herta verso la massima formula. Il californiano, attualmente in forza ad Andretti, è stato per mesi il principale indiziato per un posto con Cadillac, il giovane non ha però la superlicenza per gareggiare in F1.
Alcuni media d’Oltreoceano, tra cui RACER.com, hanno riportato l’indiscrezione di un possibile passaggio di un anno in FIA F2 per Herta al fine di ottenere i punti necessari per passare in F1. Le incognite sono comunque infinite: il nativo di Santa Clarita si troverebbe infatti a gareggiare in un panorama completamente nuovo e non necessariamente più semplice.
L’esempio di quanto può essere complicato sbarcare da rookie assoluto in FIA F2 senza avere un’esperienza in altre categorie europee è dato da Ritomo Miyata. Il nipponico, protetto di Toyota GR, è entrato in FIA F2 nel 2024 dopo aver vinto il titolo nel SUPER GT e contemporaneamente nella Super formula giapponese. Il 26enne, dopo quasi due anni in FIA F2, è riuscito ad ottenere un solo podio, prestazione registrata poche settimane a Spa durante la race-2. Le altre trentotto corse non sono state particolarmente felici per il nativo di Zushi, attualmente in pista con ART GP.
PREMA è la principale indiziata per accogliere Herta che negli ultimi anni non è mai riuscito a diventare concretamente un contendente per il titolo in IndyCar. Attualmente, al termine del 2025, il figlio di Bryan Herta ha siglato nove affermazioni, l’ultima nella finale di Nashville nel 2024.
Il 26 della serie statunitense potrebbe accumulare in una singola stagione i punti per poi approdare in F1, ma c’è un secondo problema da valutare: Perez e Bottas hanno un contratto pluriennale ed in caso di successo in FIA F2 non sarebbe possibile per l’americano ripetere nuovamente il campionato. Il programma è quindi sicuramente affascinante, ma ricco di insidie ed incognite.
Il ogni caso il problema nasce dall’assegnazione dei punti per la superlicenza da parte della FIA. La Federazione Internazionale dell’Automobile considera infatti molto più importanti la FIA F2 e la FIA F3 per arrivare in F1, una ‘scalata graduale’ che complica l’accesso al ‘Circus’ da qualsiasi altro campionato.
Resta discutibile il fatto che l’IndyCar, campionato che tra le proprie corse prevede la 500 Miglia di Indianapolis, venga considerata ‘meno importante’ rispetto alla FIA F2. I primi tre classificati della F2 ricevono attualmente 40 punti per la superlicenza, sufficienti per accedere automaticamente al requisito per competere in F1. In IndyCar invece solo il primo ottiene 40 punti, il secondo ed il terzo ricevono rispettivamente 30 e 20 punti.
